Uno scuolabus si è rovesciato nel Padovano causando 8 feriti. L’autista è scappato tra i campi abbandonando 20 ragazzi all’interno dello scuolabus che si era appena ribaltato su un fianco nell’affrontare un tornante ad Arquà Petrarca. Il bilancio finale parla di otto studenti rimasti feriti.
L’autista del mezzo, un romeno di 51 anni che lavorava da un mese per una cooperativa e che secondo fonti del Viminale “ha diversi precedenti“, ha pensato unicamente alla fuga, lasciando ai vigili del fuoco il compito di estrarre dalle lamiere i ragazzini, impauriti e doloranti.
Sono alunni delle scuole elementari e medie. Solo dopo che le ambulanze hanno caricato tutti i feriti per portarli in ospedale a Monselice, i soccorritori si sono resi conto insieme al sindaco di Arquà Luca Callegaro, che mancava l’unico adulto presente sul mezzo.
Scuolabus si rovescia nel Padovano
L’uomo, Deniss Panduru, residente a Rovigo, è stato rintracciato dopo quasi due ore lungo la strada regionale 10 e alla vista dei Carabinieri di Este ha cercato nuovamente di far perdere le sue tracce. Ma i militari lo hanno raggiunto, bloccato e portato in caserma. Sulla base delle testimonianze degli scolari, che hanno parlato di un pullman impazzito che procedeva a zigzag in discesa, tagliando le curve tra Baone e Arquà, i militari hanno subito avuto il sospetto che il conducente fosse al volante sotto i fumi dell’alcol.
In caserma l’uomo non ha risposto alle domande degli investigatori. L’alcoltest lo ha inchiodato, confermando che i valori nel sangue erano di qualche decimale superiori al consentito. È così scattato l’arresto per fuga in caso di incidente con danni alle persone, lesioni personali colpose plurime e guida in stato di ebbrezza.
Le condizioni dei ragazzini non preoccupano. In ospedale sono stati visitati 11 scolari, di questi otto sono stati giudicati guaribili con prognosi da uno a 5 giorni. La gran parte di loro è stata già dimessa dopo le medicazioni, mentre per due studenti i medici hanno preferito la degenza sotto osservazione a scopo precauzionale.
Foto da Twitter.