Il codice Voynich è stato decifrato. Il libro più misterioso del mondo, ormai, non ha più segreti. Grazie all’interpretazione dei segni, Gerard Cheshire, dell’Università britannica di Bristol, ha scoperto che il manoscritto rappresenta un compendio di rimedi erboristici, bagni terapeutici e letture astrologiche riguardanti questioni di cuore, mente e riproduzione, secondo le credenze del periodo.
Decifrato il codice Voynich
Ci sono voluti circa sei secoli prima di riuscire ad interpretare il codice del manoscritto. Il rompicapo più difficile al mondo risale, infatti, alla metà del ‘400. E’ scritto in una lingua romanza ormai estinta e rappresenta una sorta di enciclopedia illustrata realizzata da monache domenicane per la regina Maria di Trastámara.
Storici, linguisti e crittografi hanno cercato per sei secoli di decifrare il manoscritto misterioso. Persino per Alan Turing, il matematico che decrittò il codice Enigma, il libro in questione si rivelò ostico.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Romance Studies. “Quando ho realizzato l’entità del risultato, sia in termini di importanza linguistica che di rivelazioni sulle origini e il contenuto del testo, ero assolutamente incredulo”, ha raccontato Cheshire.
Il manoscritto
A custodire il manoscritto l’Università di Yele. Fino al 1912, però, il codice si trovava ad Ischia. Il manoscritto, infatti, prende il nome dall’antiquario polacco Wilfrid Voynich che lo acquistò nel 1912, anno in cui il suo luogo di origine, il Castello Aragonese di Ischia, fu stato acquistato da privati.
Il pubblico vede per la prima volta il codice Voynich nel 1915. Da quel momento le sue intriganti illustrazioni e i simboli sconosciuti hanno catturato l’immaginazione degli studiosi di tutto il mondo. Anche l’Fbi provò a decifrarlo durante la Guerra Fredda, convinto che fosse opera della propaganda comunista.
Il libro non contiene soltanto i rimedi per la salute secondo le credenze del tempo. All’interno del manoscritto, infatti, è presente anche una meravigliosa mappa. Il documento racconta la straordinaria missione di salvataggio via nave, guidata dalla regina Maria, per soccorrere i sopravvissuti a un’eruzione vulcanica vicino all’isola di Vulcano, nel 1444.
Una lingua misteriosa
Decifrare il codice Voynich è stato davvero difficile a causa della lingua misteriosa. Secondo Cheshire, a rendere così affascinante il manoscritto è l’uso di una lingua estinta che ha preceduto le lingue romanze moderne, delle quali fa parte l’italiano. Tale lingua inoltre era utilizzata nel linguaggio quotidiano ma non in quello scritto. Per questo motivo è stato ancora più complesso riuscire a capirne il contenuto.
Il suo alfabeto combina simboli familiari ad altri insoliti, usa le lettere come punteggiatura ed è costellato di abbreviazioni di parole latine. Negli anni gli studiosi hanno creduto di riconoscervi caratteri di antico turco, con probabili radici affondate nella lingua cornica (una lingua celtica parlata anticamente in Cornovaglia); altri hanno addirittura ipotizzato origini nell’idioma azteco del “nahuatl” o nella lingua mancese.
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