Hanno preso il via le celebrazioni per il 73° anniversario dell’Autonomia Siciliana. Quest’anno la manifestazione è stata dedicata al mondo della scuola.
All’interno del teatro Politeama di Palermo, infatti, si sono alternate le esibizioni di studenti sul tema dell’identità siciliana attraverso l’esperienza statutaria regionale. La manifestazione, dal titolo “Scuola e cultura regionale in Sicilia”, è stata realizzata su iniziativa del governatore Nello Musumeci e dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, con la collaborazione del Liceo classico “Umberto I” di Palermo.
Tanti gli interventi canori e artistici sul palco. Protagonisti gli allievi di diversi istituti scolastici siciliani. Tra questi il “Regina Margherita”, il”Guglielmo Marconi”, il”Giovanni Falcone” e l'”Umberto I” di Palermo, il “Luigi Pirandello” di Porto Empedocle, lo “Skanderbeg” di Piana degli Albanesi.
Nel pomeriggio è previsto un dibattito sul tema “Scuola e cultura regionale” con la partecipazione di esponenti del mondo accademico, scolastico e istituzionale sull’esperienza statutaria anche nelle altre Regioni italiane. Il programma vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Ignazio Buttitta dell’Università di Palermo; Chantal Certan, assessore all’Istruzione della Regione Val d’Aosta; Piercarlo Grimaldi dell’Universita’ di Torino; Carla Marcato dell’Universita’ di Udine; Maurizio Virdis dell’Università di Cagliari; Gianmario Raimondi dell’Universita’ di Aosta; Paolo Zedda della Regione Sardegna; Giovanni Ruffino, presidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani.)
“La ricorrenza del 73° anniversario dello Statuto autonomistico coglie la nostra Isola in un contesto economico più dinamico, rispetto al recente passato. E’ ripartita la spesa pubblica produttiva, non solo comunitaria; le imprese tornano ad investire, sale il risparmio delle famiglie, crescono le start-up giovanili, aumentano le iscrizioni nelle università dell’Isola”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in occasione del 73° anniversario dello Statuto autonomistico.
“C’e’ voglia di ottimismo – aggiunge -. E’ merito del lavoro di tanti e non solo del Governo regionale, peraltro impegnato, da oltre un anno, in un serrato confronto con lo Stato per vedere in Sicilia cancellate indicibili ingiustizie e riconosciuti sacrosanti diritti”.
“Con l’accordo sottoscritto a dicembre e con quello ufficializzato la scorsa settimana – spiega – porremo fine alla lunga agonia delle nove ex Province: otterranno nuove risorse finanziarie, potranno approvare il loro bilancio e, quindi, sbloccare i fondi per gli investimenti sui rispettivi territori, offrendo cosi’ nuove opportunità di lavoro. Rimane il problema finanziario di molti Comuni dell’Isola in dissesto o in procinto di esserlo. Ed anche su questo fronte stiamo lavorando per avere dal Governo nazionale risposte adeguate alla emergenza istituzionale”.
“Dipende anche da noi, da tutti noi, voltare pagina e avviare una nuova stagione, non di rivincita vendicativa, ma di giustizia ristoratrice – aggiunge Musumeci -. Dobbiamo rimuovere l’idea diffusa di una Sicilia ‘piagnona e parassita’ e saper finalmente rilanciare lo spirito autonomistico, in un contesto non più dei ‘privilegi’ ma della ‘responsabilità’. Sarebbe assurdo oggi sottovalutare l’importanza della prerogativa conquistata 73 anni fa mentre altre Regioni del Nord rivendicano faticosamente il diritto ad un autogoverno assai simile al nostro”.