La prima colazione è il pasto più importante della giornata. Ce lo sentiamo ripetere ormai da anni. Presa per buona questa teoria, rimane da scegliere cosa mangiare e bere per la prima colazione. Oggi ci concentriamo sulle bevande. Le più gettonate sono il tè e il caffè ma cosa è meglio tra i due?
Se chiedessimo in giro la preferenza tra tè e caffè per la prima colazione, siamo sicuri che si formerebbero due schieramenti ben distinti. Da un lato i fan del caffè, quelli senza il quale non riescono neanche ad aprire gli occhi. Dall’altro, coloro che senza una tazza fumante di tè al mattino non riuscirebbero ad affrontare la giornata.
E’ difficile dire quale sia la scelta migliore. Vero è che anche i gusti giocano il loro ruolo e su quelli non si discute. Entrambe le bevande però, sia tè che caffè, hanno proprietà utili e qualche svantaggio. Vediamo insieme quali sono i pro e i contro del tè e del caffè.
Il caffé
Siamo abituati a vedere il caffè già in polvere, pronto all’uso della nostra macchinetta, oppure in chicchi da macinare. Prima che il caffè giunga a noi per come lo vediamo, la strada da percorrere è lunga. La polvere che adoperiamo per preparare la nostra tazzina si ricava dalla macinazione dei semi di alcune varietà di piante tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiacee. Le varietà sono moltissime, circa 100, alcune delle quali possono raggiungere la dimensione di piccoli alberi.
Ma qual è l’origine della parola “caffè”? Secondo alcuni, la parola “caffè” discende dal termine arabo “qahwa” – che significa “eccitante”. Successivamente ha preso il sopravvento la parola turca “khave”, fino a giungere a noi in Europa. Secondo un’altra teoria deriverebbe dal nome della città Caffa in Etiopia: in questa zona infatti il caffè cresceva spontaneamente.
Benefici del caffé
La maggior parte dei fan del caffè lo adopera per il suo effetto eccitante. Una semplice tazzina di caffè, infatti è capace di trasmettere una immediata scossa di energia. Inoltre, rende più resistenti alla fatica fisica e questo lo sanno bene gli atleti come i ciclisti. Sono tante le sostanze benefiche contenute in una tazza di espresso. Possiamo trovare infatti potassio, calcio, magnesio, fosfati, solfati, oltre a vitamine e polifenoli. Per questo motivo è consigliato il consumo di caffè.
Bere caffè moderatamente, cioè non oltre le quattro tazzine al giorno, aiuta a prevenire alcune forme tumorali, in particolare al fegato del quale si riduce il rischio del 4%, e, come ha dimostrato una ricerca pubblicata dall’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC), riduce del 25% la probabilità di contrarre il diabete di tipo 2.
La sostanza eccitante del caffè è la caffeina, contenuta in ogni tazzina. Tra i suoi benefici è riconosciuta l’efficacia nel combattere la cellulite, tanto che questa sostanza viene spesso adoperata in linee di cosmetici contro la pelle a buccia d’arancia: associata a un buon massaggio infatti la caffeina aiuta a drenare e rimuovere i liquidi stagnanti, a stimolare il metabolismo dei grassi e ad attaccare i depositi di tessuto adiposo localizzato.
Svantaggi del caffè
Non è tutto oro quello che luccica. Oltre ad avere le sue proprietà, il caffè ha anche qualche svantaggio. Tra i principali effetti negativi del caffè dobbiamo ricordare che il suo potere eccitante può provocare tachicardia e insonnia. Dovrebbe evitare di bere caffè anche chi soffre di reflusso e di ulcera gastrica. Per tutti gli altri vale la regola della modica quantità: meglio non superare le quattro tazzine al giorno, da consumare preferibilmente entro le ore 17.
Il tè
Passiamo adesso all’altro concorrente nella nostra gara: il tè. Il tè è la bevanda più bevuta nel mondo, dopo l’acqua. Le sue origini affondano nel lontano Oriente. Arriva infatti dalla civiltà cinese e consiste in un infuso o decotto ricavato dalle foglie di una pianta chiamata Camellia sinensis. A seconda della lavorazione e del grado di ossidazione delle foglie si dividono in diverse varietà, tra cui le più diffuse sono il tè nero, il tè verde, il tè oolong, il tè bianco e quello giallo. Ad ognuno il suo, insomma.
Benefici del tè
Coloro che amano sorseggiare tazze fumanti di tè saranno felici di conoscere i suoi benefici. Il tè infatti è molto ricco di flavonoidi, un gruppo di polifenoli dalla potente attività antiossidante, utile nel combattere i radicali liberi e nel prevenire l’invecchiamento e una serie di malattie. Inoltre è ricco anche di un aminoacido, la teanina, utile nel combattere alcune malattie. Anche il tè, come il caffè, contiene una certa quantità di caffeina: una tazza da 250 ml ne contiene circa 40 mg, più o meno metà della dose contenuta in una tazzina di espresso.
Il tè fa bene al cuore. Uno studio presentato al congresso dell’European Society of Cardiology ha mostrato che i forti consumatori di tè hanno un rischio di morte per cause non cardiovascolari inferiori del 24% rispetto a chi non ne beve affatto. Il tè nero ha poi un importante effetto cardioprotettivo: i bevitori di tè hanno un profilo cardiovascolare migliore rispetto a chi non ne beve. Il tè migliora anche i livelli di colesterolo nel sangue, stabilizza quelli di glicemia, è drenante e aiuta anche a perdere un po’ di peso. Infine, ha un effetto protettivo nei confronti di alcuni tipi di tumore.
Svantaggi del tè
Anche il tè, però, ha i suoi svantaggi ed è bene non esagerare. Rispetto al caffè, possiamo innalzare il limite massimo di assunzione giornaliera. Infatti si possono bere fino a otto-dieci tazze di tè al giorno.
Le proprietà diuretiche del tè sono positive ma ricordiamo che è anche un astringente. A qualcuno può giovare ma chi soffre di stitichezza dovrebbe farne un uso moderato. Anche chi è anemico dovrebbe usare qualche cautela nel bere tè. I tannini contenuti nella bevanda infatti possono interferire con il corretto assorbimento del ferro da fonti vegetali: meglio quindi assumerlo lontano dai pasti.
Prima colazione: tè o caffè?
Insomma, riuscire a decidere in maniera netta cosa sia meglio tra il tè e il caffè è avvero impossibile. Entrambe le bevande, infatti, hanno le loro proprietà benefiche e i loro svantaggi. A questo punto non ci resta che affidarci al gusto personale, ricordando sempre di non eccedere con le dosi giornaliere e di usare qualche cautela in caso di patologie o disturbi di cui siamo a conoscenza.