Il maltempo a maggio non dà tregua. Allagamenti ed esondazioni dei fiumi stanno creando problemi in Romagna, in particolare nel Cesenate dove due persone sono state tratte in salvo. E disagi sono segnalati, con frane e piene dei corsi d’acqua nel Bolognese e nel Modenese.
Il fiume Savio ha rotto gli argini in più punti, diversi ponti a Cesena sono stati chiusi al traffico. La circolazione sulla rete ferroviaria Rimini -Bologna, tra Cesena e Forlì, è interrotta dalle 7.50 di questa mattina, la piena ha quasi sommerso un viadotto della linea. Tecnici di Rfi sono al lavoro per monitoraggi. È in corso la riprogrammazione dei treni, con possibili deviazioni, cancellazioni e servizi bus. I treni di lunga percorrenza interessati – diversi Frecciarossa, Frecciabianca e Intercity – potranno subire ritardi che al momento sono stimati in almeno un’ora e mezzo. Per informazioni specifiche legate alle modifiche di circolazione sulla linea Bologna-Rimini Trenitalia ha attivato il numero verde gratuito 800 892021.
L’esondazione del Savio è avvenuta alle 9.30 di questa mattina, informano i Vigili del Fuoco che sono intervenuti per recuperare due persone, una anziana disabile con la badante, bloccate nella propria abitazione nei pressi di via Pontescolle, particolarmente interessata dalla piena. La Protezione Civile sta diramando avvisi di pericolo attraverso alcuni megafoni.
Anche la tangenziale di Cesena è stata chiusa al traffico per allagamenti. La piena del Savio sta travolgendo il manto stradale. La Protezione Civile non esclude di evacuare intere zone della città nelle prossime ore in previsione di un peggioramento delle condizioni meteo e di una nuova ondata di piena. Tra le più colpite anche la zona dell’Ippodromo dove numerose abitazioni risultano allagate
L’invaso artificiale alle spalle della grande muraglia della diga è, dopo mesi di forte siccità, completamente pieno, con circa 35 milioni di metri cubi d’acqua immagazzinati. L’acqua in eccesso non può perciò essere trattenuta e, superata la diga, precipita a valle dalle apposite paratie creando una tuonante cascata alta oltre cento metri.
Già in piena a Cesena, tra poche ore il Savio toccherà Ravenna. Il sindaco Michele de Pascale invita per questo la popolazione a non uscire di casa e di rimanere possibilmente ai piani alti delle abitazioni. L’invito è anche a non effettuare spostamenti se ci si trova in luogo sicuro, a meno che non sia strettamente necessario per motivi urgenti e indifferibili. Non si esclude la chiusura dei ponti sul fiume. L’allerta è per la popolazione di Castiglione, Mensa Matellica e Savio di Ravenna dalle prime ore del pomeriggio sino a sera (la fase critica è tra le 17 e le 21). In caso di emergenza per l’esondazione del Savio, se la propria casa non dispone di un piano alto, è possibile andare alle scuole San Zaccaria e di Fosso Ghiaia.
Nella notte è esondato il torrente Sillaro in un’area golenale nel territorio di Casalfiumanese, nell’Imolese. A quanto risulta non si tratta di una zona abitata e non ci sarebbero state per il momento evacuazioni di persone. Anche il Samoggia ha rotto gli argini in più punti nella tarda serata di ieri, allagando alcune strade fra Bazzano (chiusa la via Paolazzo) e Monteveglio. In mattinata il livello dell’acqua ha iniziato a diminuire.
Ammonta a 320mila euro una prima stima di danni che il maltempo, con diversi smottamenti, ha causato nelle ultime ore sulle strade provinciali del Bolognese. Lo fa sapere la Città metropolitana di Bologna.
La situazione più critica è in Valsamoggia: la provinciale 27 ‘Valle del Samoggia’ da questa notte è chiusa al traffico in località Savigno. La piena del torrente Samoggia ha eroso la scarpata di valle della sovrastante strada provinciale col corpo stradale venuto via per circa 60-70 metri. Sulla provinciale ‘Stiore’ in località Monteveglio la pista ciclabile è interrotta per circa 20 metri.
I vigili del fuoco di Bologna hanno svolto decine di interventi e sorvolato anche con l’elicottero le zone colpite. Impegnate le forze dell’ordine e la protezione civile regionale
I fiumi Secchia e Panaro, e il torrente Tiepido, sono sorvegliati speciali per l’allerta maltempo e la piena in transito considerata rilevante.
A Marzaglia questa mattina alle 5 si è tenuta una nuova riunione del Centro coordinamento soccorsi indetta dalla Prefettura per fare il punto sulle misure precauzionali attivate.
I comuni più interessati dall’ondata di piena sono Modena, Campogalliano, Soliera, Bastiglia, Bomporto. Per motivi precauzionali la popolazione è invitata a portarsi ai piani alti delle abitazioni. Il sindaco di Campogalliano ha disposto già nella serata di ieri provvedimenti di evacuazione di residenti nell’area a valle della cassa di espansione. Chiusi diversi ponti in provincia (Ponte Alto, dell’Uccellino, del Navicello, Curtatona, Gherbella) e disposta per ragioni di sicurezza la chiusura delle scuole di Sozzigalli, Bastiglia e Sorbara.
In mattinata sono arrivati circa 20 uomini dell’esercito, su richiesta ieri sera del prefetto di Modena, per monitoraggio e supporto a protezione delle arginature, in raccordo con la Protezione civile. Le arginature sono monitorate da Protezione civile regionale, Aipo, vigili del fuoco e Comuni, con l’ausilio anche di volontari.
In località Campogalliano i vigili del fuoco stanno procedendo al recupero dei proprietari dell’agriturismo La Falda e alla messa in sicurezza degli animali. In zona Fossalta-Saliceto Panaro sono in corso opere di prosciugamento e il recupero di una famiglia da un’abitazione.
Il Comune di Modena fa sapere che la piena provocata dalle piogge in pianura e, soprattutto, in montagna, ha raggiunto il colmo per quello che riguarda il Panaro: è in transito nel territorio modenese e si prevede che duri fino circa alle 9 per poi vedere calare i livelli. Quanto al Secchia il colmo di piena è previsto intorno alle 10.30 e transiterà sul territorio modenese in circa tre ore. Nel pomeriggio di ieri le protezioni delle abitazioni in alcuni punti dei corsi dei torrenti sono state rafforzate con sacchi di sabbia.
Le autorità raccomandano di limitare gli spostamenti in automobile allo stretto necessario e di prestare la massima attenzione nel percorrere ponti, sottopassi, strade sotto l’argine, di non utilizzare interrati e seminterrati.