Svolta nella vicenda degli spari tra la folla a Napoli, ad una settimana dalla sparatoria, avvenuta il 3 maggio in Piazza Nazionale. Le forze dell’ordine hanno arrestato l’uomo che ha ferito la piccola Noemi. Insieme ad Armando Del Re, accusato di aver sparato, è stato fermato anche un altro uomo. Si tratta del fratello di Del Re.
Noemi si è svegliata e respira da sola
Dopo sette giorni di coma indotto, la piccola Noemi “è stata portata ad uno stato di sedazione non profonda e attualmente evidenzia una valida respirazione spontanea, supportata da ossigeno ad alti flussi, senza necessità di ventilazione meccanica”. Sono queste le incoraggianti dal bollettino medico del Santobono sulle condizioni di Noemi. Fonti mediche rivelano, inoltre, che la piccola “ha aperto gli occhi”.
Nel comunicato si legge che “la piccola è stata sottoposta a broncoscopia sia a destra che a sinistra così da permettere di liberare i bronchi da muchi e coaguli”. La prognosi però rimane al momento riservata.
Le stesse fonti confermano che la bimba, proprio perché si trova in uno stato di sedazione, non può ancora interagire con le persone che la circondano, a cominciare dai genitori. I segni di miglioramento della respirazione sono evidenti, ma è ancora aiutata dai macchinari.
Spari a Napoli, arrestati due uomini
Il fratello di Armando Del Re avrebbe fatto da complice durante la sparatoria a Napoli. L’uomo si trova adesso nella caserma dei carabinieri Pastrengo di Napoli. Sono stati infatti i carabinieri a catturare i due uomini. Nelle ricerche e nella caccia all’uomo, coordinata dalla Procura di Napoli, sono state impegnate tutte le forze di polizia.
Anche la Guardia di Finanza ha contribuito alla cattura dei due uomini. Uno è stato fermato in provincia di Siena, l’altro nei dintorni di Nola. Sono entrambi coinvolti nella pianificazione del tentato omicidio. Secondo la ricostruzione, uno dei due fratelli sarebbe l’esecutore materiale, mentre l’altro avrebbe fornito supporto logistico.
Le condizioni di Noemi
In quella sparatoria avvenuta nel cuore di Napoli in 3 maggio non fu colpita solo Noemi, la bimba di 4 anni poi operata d’urgenza. L’uomo che ha sparato ha ferito anche Salvatore Nurcaro, il vero obiettivo del killer.
Ieri sera una veglia di preghiera si è svolta davanti all’ospedale Santobono con centinaia di persone in preghiera e tante candele accese. La piccola Noemi, secondo l’ultimo bollettino medico, è in “lieve graduale miglioramento della funzione respiratoria”. I medici hanno fatto sapere che “è stata possibile la riduzione dell’apporto di ossigeno mediante ventilazione, ma rimane sedata”.
Spari a Napoli
In un primo momento gli investigatori hanno creduto si trattasse di un agguato di camorra. Nelle ultime ore, invece, è stata avvalorata l’ipotesi di una vendetta per una vicenda privata. Sono infatti diversi gli elementi che vanno in questa direzione.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza confermano che a sparare sarebbe stato un unico uomo, il personaggio vestito di nero, di corporatura robusta e di statura non alta. Anche le modalità della sparatoria, i tanti colpi esplosi a vuoto, con mira approssimativa, le testimonianze secondo le quali l’arma si sarebbe inceppata, lasciano pensare che ad agire non sia stato un sicario di un clan camorristico.