Spari in una scuola di Denver, negli Usa. Otto studenti raggiunti da colpi di arma da fuoco ricoverati in ospedale, ma un diciottenne non ce l’ha fatta ed è deceduto. È il bilancio della sparatoria alla STEM School Highlands Ranch, in un sobborgo di Denver, in Colorado.
La scuola si trova a soli 8 chilometri dal liceo di Columbine dove il 20 aprile del 1999 dodici ragazzi e un insegnante furono uccisi da due allievi dell’istituto. Nel giorno dell’anniversario di Columbine, centinaia di scuole a Denver erano rimasta chiuse per precauzione.
A 20 anni dalla strage, il peggiore degli incubi si è materializzato alla Stem che ospita 1850 studenti, dalle elementari al liceo. Gli autori degli spari alla Stem sono finiti in manette, presumibilmente due studenti. L’allarme era scattato alle 13:50 locali. Sul posto, oltre alla polizia e alle ambulanze, è accorsa l’Fbi.
“Le nostre preghiere sono per le vittime, per i familiari e per coloro affetti dalla sparatoria alla Stem School Highlands Ranch a Littleton, in Colorado. Tragicamente questa comunità e coloro che la circondano conoscono troppo bene questi odiosi ed orribili atti di violenza”, ha sottolineato la Casa Bianca in una nota.
Il presidente Donald Trump è informato” e “continua a monitorare la situazione”. Altri studenti ricoverati sono in gravi condizioni ma meno critiche del ragazzo deceduto. Nel 2017 negli Stati Uniti le armi hanno ucciso 40.000 persone, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention