Colpi di arma da fuoco sparati tra la folla a Napoli. Gli spari hanno colpito e ferito tre persone tra cui una bambina di 4 anni. E’ accaduto poco prima delle 17:30 di venerdì 3 maggio all’angolo tra piazza Nazionale e via Polveriere, periferia orientale. La bambina è stata ferita gravemente.
La piccola è in condizioni gravissime. “Un proiettile le ha attraversato i polmoni da destra a sinistra, senza però ledere il cuore – ha detto all’ANSA il dg del “Santobono”, Anna Maria Minicucci – conficcandosi tra le costole”.
Bimba operata: è gravissima
Sono “estremamente gravi” le condizioni cliniche della bimba di 4 anni ferita nella sparatoria a Napoli. La piccola, ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Santobono e in coma farmacologico indotto, è stata operata nella notte.
L’intervento ha permesso di asportare il proiettile che è apparso integro. Nelle prossime ore sono programmate ulteriori indagini diagnostiche per una valutazione più accurata dei danni.
Spari tra la folla a Napoli, tre feriti
Gli spari di ieri a Napoli hanno ferito tre persone. La bambina era insieme alla nonna, di 50 anni, colpita ad un gluteo da un proiettile. Sono molto gravi, invece, le condizioni di un pregiudicato di 32 anni, Salvatore Nurcaro, con diversi precedenti penali, del quartiere San Giovanni a Teduccio.
La piccola, giunta vigile e cosciente, è stata immediatamente trasferita nel reparto di Terapia intensiva e sottoposta a un piccolo intervento da parte dei chirurghi del Santobono, al fine drenare l’aria e il sangue presente nei polmoni e risolvere lo pneumotorace determinatosi a seguito della ferita. Le condizioni sono costantemente monitorate dai rianimatori e dai chirurghi, che stanno valutando se e quando rimuovere il proiettile. La nonna è stata portata al San Giovanni Bosco.
La Polizia sta ricostruendo i collegamenti di Nurcaro. L’uomo è stato colpito da sei proiettili ed è stato trasportato all’ Ospedale “Loreto Mare”. Nurcaro, secondo quanto riporta l’Ansa, è crollato a terra davanti alla vetrina di un bar, i cui tavolini hanno tracce di sangue. Tutt’intorno, a terra, vi sono numerosi bossoli. La piazza e le strade limitrofe, Via Polveriera, via Acquaviva, erano affollate di gente. Un’auto ‘Mitsubishi’ presenta i fori di due colpi di pistola in uno sportello e sul tettuccio. In piazza Nazionale sono giunti i parenti di Nurcaro, che poi si sono trasferiti al “Loreto Mare”.
L’intervento delle Istituzioni
“E’ inaccettabile che clan si sparino in centro, a Napoli, per il controllo del territorio. Non può continuare una situazione del genere in una società civile. Questo è un fenomeno che non bisogna contenere: bisogna distruggerlo, annientarlo”. Lo ha detto il presidente della Camera Fico a Radio Capital. “Mi aspetto che il ministro dell’interno attenzioni Napoli ai massimi livelli. Io ho parlato e portato la questione all’attenzione di polizia e dirigenti. Dobbiamo debellare questo fenomeno”. “Bisogna agire”, ha aggiunto.
“Preghiamo per la piccola bimba che lotta per la vita al Santobono perché colpita da un proiettile di un vile criminale indegno di appartenere all’umanità. Il pensiero e la preghiera del popolo napoletano sono con il cuore per questa innocente creatura. Siamo sconvolti, Napoli si stringe attorno alla famiglia” afferma il sindaco Luigi de Magistris.
L’assessore regionale alla Legalità, l’esponente Pd Franco Roberti, ha puntato il dito contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sottolineando che “i rinforzi promessi dal ministro Salvini a più riprese non sono mai arrivati”.
Anche il vicepremier Luigi Di Maio è intervenuto sulla vicenda, con un tweet. “Spari in centro e a farne le spese è una piccola innocente di 4 anni gravemente ferita e a cui va il mio pensiero – scrive -. Ma Napoli non è questo e merita molto di più. Questo schifo deve finire, questa gente deve pagare”