L’accordo firmato qualche giorno fa tra il gruppo bancario BNL e la Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) con gli altri sindacati, prevede un ricambio generazionale con l’uscita di 600 lavoratori nell’arco di un triennio (2019/2021) e l’inserimento di 350 giovani.
Le uscite saranno gestite con “Quota 100” (i pensionamenti anticipati su base volontaria e favoriti da incentivi, secondo la legge che ha corretto la riforma previdenziale del 2011) e con “Opzione donna”. L’azienda si aspetta fino a 950 richieste di uscita e nel caso fosse raggiunto questo numero, ci saranno 350 assunzioni di ragazze e ragazzi.
Il piano di riorganizzazione di Bnl si fonda su una forte spinta all’utilizzo della robotica e dell’intelligenza artificiale. La Fabi e gli altri sindacati hanno ottenuto un pacchetto di nuovi ingressi per compensare le sofferenze della rete causata dagli esodi degli scorsi anni.
BNL, fondato nel 1913 come Istituto di Credito per la Cooperazione, è uno dei principali gruppi bancari italiani e tra i più noti brand in Italia, offre un’ampia gamma di soluzioni, prodotti e servizi, da quelli più tradizionali ai più innovativi, per soddisfare le molteplici esigenze dei clienti (privati e famiglie, imprese, enti ed istituzioni).
Lavorare in BNL significa lavorare a stretto contatto con i professionisti e manager di un Gruppo bancario internazionale. BNL infatti da anni fa parte del Gruppo BNP Paribas, leader in Europa nei servizi bancari e finanziari con una presenza a livello internazionale.