Il maestro Giuseppe Giuliano lancia “Monocromie… chiaro e scuro in cucina”: per un menù “che evochi ricordi al cliente”.
Le idee e i lavori del Maestro Giuliano saranno esposti al pubblico presso l’Aula Magna dell’Ipsseoa Pietro Piazza (Corso dei Mille, 181 – Palermo) giorno 2 maggio a partire dalle ore 9,30.
Alla conferenza saranno presenti il Presidente dell’Associazione provinciale Cuochi e Pasticceri Palermo, Chef Giacomo Perna e l’Avvocato Davide Maniscalco. Insieme illustreranno per il Maestro Giuliano, assente per infortunio, il pensiero e la filosofia gastronomica “Monocromia… Chiaro Scuro” già pubblicata in una rubrica a firma dell’autore sul numero di Marzo e Aprile 2019 all’interno della nota rivista di settore “Pasticceria internazionale”.
Il maestro Giuliano lancia “Monocromie… chiaro e scuro in cucina”
Ricerca dell’essenziale, nel gusto e nell’estetica. Consapevolezza del potere del colore. Potenza che stimola i cinque sensi e “tocca” a livello emotivo. In tutto questo e molto di più consiste il pensiero di “Monocromie… chiaro e scuro”, nuova filosofia della ristorazione attuata dal Maestro di cucina Giuseppe Giuliano.
Si tratta, infatti, di un nuovo modo di fare cucina sul quale il Maestro lavora da anni. Secondo tale visione della cucina dunque ogni piatto, o addirittura un intero menù, può essere abbinabile ad un colore declinato in molteplici varietà cromatiche chiaro scure che si trasformano in un “buon ricordo”. Un effetto sorprendente e seducente in grado di soddisfare tutte le attività sensoriali del cliente.
Il cammino verso la monocromia, inoltre, prende spunto dall’osservazione della natura e dei suoi prodotti e che passa attraverso la conoscenza profonda delle materie prime da lavorare. Alla fine il risultato è straordinario: “Le preparazioni, – spiega il Maestro Giuliano – diventano sempre più intriganti, come se nascesse una complicità con gli ingredienti, un gioco meraviglioso che ti coinvolge sempre di più, che ti sprona a conoscere più a fondo le qualità del prodotto che stai lavorando e, perché no, talvolta anche a cercare di osare per poi alla fine godere di un momento di totale appagamento sensoriale”.
Il manifesto
“Creare elaborati di pasticceria e cucina monocromatici
diverse tonalità e sfumature”
Pensiero e filosofia gastronomica e dolciaria
del Maestro Giuseppe Giuliano
- Monocromia, in ristorazione, è la ricerca dell’essenziale, nel gusto e nell’estetica. È il limitare la mescolanza di eccessivi ingredienti per concentrarsi con armonia sul gusto, senza “caricare” la preparazione solo per renderla più seducente.
- Monocromia è la consapevolezza del potere del colore. Potenza che stimola i nostri cinque sensi e ci “tocca” anche a livello emotivo, perché ogni piatto abbinabile ad un colore diventa un “buon ricordo”, in grado di soddisfare tutte le attività sensoriali.
- Monocromia induce il committente a variare nella scelta della portata, perché, nella progettualità degli elaborati che compongono il menu, l’ideatore inserisce sempre verdure e frutta, al fine di promuovere un’alimentazione bilanciata.
- Monocromia prevede portate esclusivamente monocromatiche, chiaro scuro, tonalità e sfumature. In uno studio basato sulla creatività, con solide basi di cucina classica, molecolare e contemporanea.
- Monocromia è pianificazione e studio dei punti critici di produzione e servizio.
- Monocromia è studio degli ingredienti, stagionalità, abbinamento e fattibilità, per composizioni con poca varietà d’ingrediente, diverse consistenze, temperature e texture.
- Monocromia è lo studio – nel salato e nel dolce – personalizzato per il proprio locale, come un abito sartoriale, realizzato su misura (spazi, attrezzature, personale e tipologia di servizio).
- Monocromia è studio dell’impiattamento in sintonia con il colore definito.
- Monocromia sono prove di appetibilità e di approvazione del cliente.
- Monocromia sono fotografia, test e standardizzazione della portata.