Si è conclusa la giornata di elezioni in Spagna. A vincere la corsa sono stati i socialisti ma manca la maggioranza. Il Psoe guidato da Pedro Sanchez esce dalle urne come primo partito e segna anche una certa distanza dal Partido Popular che segue ma con la metà dei seggi, registrando un tracollo storico.
L’estrema destra ha ottenuto buona parte dei consensi. Il partito Vox, infatti, ottiene 24 seggi e conquista il suo posto in Parlamento. L’affluenza da record ha superato il 75%.
Elezioni in Spagna, vincono i socialisti ma manca la maggioranza
Nonostante l’avanzata dei socialisti, la Spagna si ritrova senza una maggioranza chiara. Sono ancora una volta i partiti indipendentisti, infatti, che potrebbero ricoprire un ruolo chiave nel gioco di alleanze. “Il Psoe ha vinto le elezioni, e con questo ha vinto il futuro e ha perso il passato”. Sono le prime parole del premier.
Hoy #España ha votado en defensa de los derechos y las libertades, de la igualdad y la justicia social, por un país que mira al futuro y quiere seguir avanzando. Gracias a los más de 7.300.000 españoles y españolas que hoy han confiado en el @PSOE.#HicisteisQuePasara pic.twitter.com/G1pZLyAkog
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) 28 aprile 2019
Dopo la caduta dell’esecutivo guidato da Mariano Rajoy del Partido Popular, è stato Sanchez a prendere le redini nel Paese meno di un anno fa. Con queste elezioni ha ottenuto il mandato popolare che gli mancava. Inoltre il Psoe non vinceva da 11 anni. A Ferraz infatti, la strada che ospita la sede del partito socialista a Madrid, è esplosa subito la festa, con bandiere, canti, folla.
Il compito di Sanchez, però, non sarà facile. Con i suoi 123 seggi sui 350 che compongono il Congresso dei deputati, non ha comunque i numeri per formare una coalizione di sinistra con una maggioranza chiara. Con i 35 seggi conquistati da Podemos, infatti, arriva soltanto a 158.
Il vero sconfitto di queste elezioni in Spagna è il Pp. Si è aggiudicato soltanto 66 seggi, dimezzando quindi la sua presenza in Parlamento.
Non basta. Rivolgersi di nuovo al fronte indipendentista può solo confermare le accuse dell’opposizione. Che adesso si chiama anche Vox. E’ parere di molti infatti che sia stata l’apertura all’indipendentismo degli ultimi anni ad aver creato Vox.
“Questo non è che l’inizio”. Lo ha detto il segretario generale del partito di estrema destra spagnolo Vox, Javier Ortega Smith, in un discorso in piazza a Madrid. E’ stata la prima reazione della formazione mentre i risultati confermavano l’ingresso del partito nel parlamento nazionale spagnolo. “Ognuno dei nostri deputati farà una vera opposizione, gli altri dovranno rispondere alle nostre proposte. Siamo inarrestabili”, ha aggiunto.
Immagine da Twitter.