Un terremoto di magnitudo 6.3 ha scosso le Filippine, attorno alla capitale Manila. Il bilancio provvisorio è di almeno 11 morti e decine di feriti. I soccorsi continuano nella notte. Il lavoro però è difficile perché manca la corrente elettrica e si cerca un generatore per poter entrare fra le macerie.
Sotto le macerie di una palazzina e di un centro commerciale crollati per il terremoto ci sono ancora persone vive, intrappolate. “I soccorritori ci dicono che si sente gente gridare, che implora di essere salvata”, ha dichiarato la governatrice della provincia di Pampanga, a nord-ovest di Manila, Lilia Pineda.
Terremoto nelle Filippine, almeno 8 morti e decine di feriti
Migliaia di persone sono state evacuate dagli edifici di Manila. L’aeroporto Clark e le linee ferroviarie sono stati chiusi. Un video mostra un grattacielo di Manila che viene scosso dal sisma a tal punto da far precipitare l’acqua di una piscina sul tetto giù da un fianco come una cascata.
L’epicentro, secondo lo US Geological Survey, è a Gutad, sull’isola di Luzon. Il sisma ha colpito alle 5.11 del pomeriggio (poco dopo le 11 italiane) a una profondità di 40 chilometri (25 miglia).
Secondo Renato Solidum, responsabile dell’Istituto di Sismologia e Vulcanologia delle Filippine, il terremoto è stato causato da un movimento della faglia locale e non è stato forte tanto da causare uno tsunami o fare danni gravi. Lo riporta La Repubblica. Tre vittime a Porac, una anziana e il nipotino morti a Lubao. Una chiesa è crollata nella provincia di Pampanga, nel nord, e diverse strade sono state bloccate dalle frane.