Il comico Vladimir Zelensky è stato eletto presidente in Ucraina. Ha raccolto il 73% dei voti. Il presidente in carica, Petro Poroshenko, invece, soltanto il 25%. “Non vi deluderò mai”, queste le prime parole dell’attore neo eletto.
Poroshenko ha ammesso la sconfitta nei confronti dello sfidante. “Il mese prossimo lascerò la mia carica, questa è la scelta degli ucraini: accetto questa decisione ma voglio sottolineare che non abbandonerò la politica”, ha detto.
Zelensky è una presenza nuova nel mondo della politica. Si è presentato alle presidenziali ucraine con il partito “Servitore del Popolo”, dal nome dello show in cui interpretava i panni di un semplice professore catapultato dagli eventi alla guida del Paese.
Fino a poche settimane fa, sembrava impossibile pensare che Zelensky sarebbe arrivato alla presidenza del Paese. Il neo-eletto presidente porta con sé una nuova ondata del movimento globale antiélite, è quasi realtà al secondo turno delle presidenziali.
Quando il 31 dicembre annunciò la sua candidatura, in pochi l’avevano preso sul serio. I quattro mesi di campagna elettorale, comunque, sono stati fuori da comune. Svolta principalmente sui social network, Zelensky si è presentato al popolo ucraino come un “ragazzo semplice” che voleva “rompere il sistema”.
E così la pensa Mosca, infatti. La vittoria di Zelensky nel ballottaggio delle presidenziali in Ucraina mostra che gli ucraini “hanno votato per il cambiamento“. E’ il commento a caldo del vice ministro russo degli Esteri Grigori Karassine. La dichiarazione è stata diffusa dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Gli exit-poll mostrano che i cittadini ucraini hanno votato per il cambiamento”, “il nuovo governo del Paese deve capire e realizzare le speranze degli elettori”, sono le parole che giungono da Mosca.
Vladimir Zelensky è stato multato per aver mostrato ai giornalisti la scheda elettorale compilata prima d’immetterla nell’urna. Il candidato alla presidenza, dato come favorito, accortosi della gaffe ha scherzato con i reporter: “Ah, è contro la legge? Allora non vi ho fatto vedere nulla…”. Ma ormai era troppo tardi.
Nel primo pomeriggio al suo quartier generale si sono presentate le forze dell’ordine e gli hanno fatto compilare il verbale (il tutto ampiamente documentato da immagini). “Giusto, ho infranto la legge e la legge è uguale per tutti”, ha commentato Zelensky. Dmitry Razumkov, il portavoce della sua campagna elettorale, ha pubblicato su Facebook le foto del verbale. “Nuovo presidente, nuove regole”, ha scritto. “Tutti – ha aggiunto – devono rispettare la legge“.
Già nel 2014, Zelensky assunse una posizione pro-occidentale e ha promesso di mantenerla. Il suo programma politico è ancora incerto e vago. Tra i due round elettivi ha cercato però di rafforzarle la sua credibilità, circondandosi di consulenti più esperti e finalmente parlando alla stampa.
Scettico il presidente uscente Poroshenko. “Una presidenza quinquennale non è una commedia televisiva che può essere disattivata se non è più divertente, né un film dell’orrore che sia facile da fermare”, ha dichiarato alla vigilia del voto il presidente uscente Poroshenko sul suo profilo Facebook, screditando l’avversario e chiamando gli elettori a “pensare all’Ucraina”.
“Gli ucraini e l’Ucraina sono destinati a vincere, abbiamo unito l’Ucraina“, ha ribattuto Vladimir Zelensky uscendo dal seggio dove ha votato con la moglie. “Tutto andrà bene, lo faremo insieme”, ha aggiunto.
Poi ha fatto riferimento alla guerra del Donbass: “Il nostro primo obiettivo è la liberazione dei nostri prigionieri. Farò di tutto per riportare a casa i nostri ragazzi, tutti i nostri prigionieri, senza eccezioni”. Zelensky non ha escluso la possibilità di chiedere l’aiuto dell’attuale presidente, se necessario: “Ho già detto che Petro Poroshenko si è offerto di aiutarmi: se ne avessi bisogno, certo, lo chiamerò, perché no?”.
In Ucraina dalle 8 della mattina di domenica 21 aprile si è votato per eleggere il nuovo presidente. Oltre 30 milioni di persone – 325 mila delle quali hanno cambiato il seggio si registrazione rispetto al primo turno – gli aventi diritto al voto.
L’affluenza alle urne alle elezioni presidenziali ha raggiunto il 18,13% alle 11 del mattino, secondo la Commissione elettorale centrale. La più alta partecipazione elettorale è stata osservata nella regione meridionale di Zaporozhye (24,62%), mentre i dati più bassi sono stati registrati nella regione sudoccidentale di Zakarpatye (8,64%). L’affluenza alle urne nel ballottaggio è superiore a quella del primo turno del 31 marzo, quando i dati delle 11.00 erano pari al 16,65%.
Il papa, nel messaggio ‘Urbi et Orbi’, ha auspicato che “in questa Pasqua trovi conforto la popolazione delle regioni orientali dell’Ucraina, che continua a soffrire per il conflitto ancora in corso. Il Signore incoraggi le iniziative umanitarie e quelle volte a perseguire una pace duratura”.
Foto da twitter.