In occasione del Venerdì Santo, il 19 aprile, dalle 21 in diretta su Rai1, Tv 2000 e Sky Tg24 è possibile seguire la tradizionale Via Crucis al Colosseo presieduta da Papa Francesco.
La Via Crucis di Papa Francesco al Colosseo
Tra le croci del mondo c’è quella “dei migranti che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici”. Lo ha detto il Papa nella preghiera pronunciata al termine della Via Crucis al Colosseo. Il Santo Padre entra poi in un argomento che tocca la Chiesa da vicino e prega per il dramma della pedofilia. Tra le croci del mondo di oggi Papa Francesco cita infatti quella “dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza“.
Le “porte chiuse” ai migranti “a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici”, “i piccoli feriti nella loro innocenza e nella loro purezza”, oltre ad una Chiesa divisa, che soffre gli assalti che arrivano non solo dall’esterno ma anche dall’interno. Sono queste “le croci del mondo di oggi” elencate da Papa Francesco al termine della Via Crucis al Colosseo.
Il Papa ha portato davanti alla croce di Cristo, in questo Venerdì Santo, anche gli anziani che vengono lasciati da soli, “abbandonati persino dai propri figli”, le “famiglie spezzate dal tradimento”, i consacrati che hanno perso la loro vocazione, “il loro primo amore”, come lo ha definito il Papa. Poi ci sono anche le “nostre ipocrisie” di ogni giorno, le “nostre numerose promesse infrante”.
Nel giorno in cui tanti giovani sono scesi in piazza per richiamare l’attenzione sull’ambiente, seguendo le orme della giovane attivista svedese Greta Thunberg, il Papa richiama anche i temi della sua enciclica Laudato si’, citando tra le croci quella “della nostra casa comune che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’avidità e dal potere”.
Il Venerdì Santo al Colosseo
In uno scenario suggestivo, illuminato quasi solo da migliaia di candele, la processione in 14 stazioni ricorda le ultime ore della vita di Gesù.Al termine della celebrazione, Papa Francesco impartirà una benedizione apostolica ai fedeli presenti e a quanti seguiranno la diretta tv.
La giornata si apre già dalle 17 con la celebrazione della Passione all’interno della Cappella Papale nella Basilica di San Pietro. Papa Francesco presiederà la Liturgia della Parola, l’Adorazione della Croce e la Comunione.
La Via Crucis, la via della Croce, è un percorso che evoca 14 momenti delle ultime ore di Gesù: dalla condanna alla sepoltura. Tutto si svolge a Gerusalemme, in Giudea, all’epoca (attorno all’anno 30) parte dell’Impero Romano. Oggi a Gerusalemme si trova la Via Dolorosa, un itinerario nel cuore antico della città che tocca i 14 luoghi degli eventi, tra riferimenti storici e tradizione.
Le quattordici stazioni
1ª STAZIONE GESÙ È CONDANNATO A MORTE
La decisione è presa nella fortezza Antonia, residenza di Ponzio Pilato, governatore romano. Oggi quel luogo, punto di partenza della Via Dolorosa, corrisponde al cortile di una scuola islamica.
2ª STAZIONE GESÙ È CARICATO DELLA CROCE
A pochi passi dalla prima stazione, il punto corrisponde al complesso dello Studium Biblicum Franciscanum, dove si trovano la Chiesa della Flagellazione e quella della Condanna.
3ª STAZIONE GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA SOTTO IL PESO DELLA CROCE
I Vangeli non parlano di cadute di Gesù: questa stazione coincide per convenzione con una cappella dei cattolici armeni.
4ª STAZIONE GESÙ INCONTRA LA MADRE
È un altro episodio legato alla tradizione popolare: la stazione è collocata per convenzione all’ingresso del patriarcato armeno-cattolico, di fianco alla stazione precedente.
5ª STAZIONE GESÙ È AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE A PORTARE LA CROCE
Dove si svolse l’episodio oggi c’è una piccola cappella; in una nicchia di fianco alla porta c’è la pietra su cui Gesù, stremato, si sarebbe appoggiato con la mano.
6ª STAZIONE LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ
La stazione coincide con un oratorio. Un pilastrino vicino all’ingresso ricorda l’episodio.
7ª STAZIONE GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA
Anche questo episodio non compare nei Vangeli. È ricordato da una piccola cappella.
8ª STAZIONE GESÙ INCONTRA LE DONNE PIANGENTI
Il luogo di questo straziante incontro è segnato da una piccola croce sul muro di un edificio. Sulla croce c’è scritto: “Gesù Cristo vince”.
9ª STAZIONE GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA
La stazione è in una stradina vicina alla chiesa copta di Sant’Elena.
10ª STAZIONE GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI
Le ultime stazioni si trovano tutte nella Basilica del Santo Sepolcro, costruita sull’area dove si trovavano il Golgota e il Sepolcro di Cristo. Questa stazione si trova alla fine della salita al Golgota, che oggi si fa su una ripida scala di pietra che parte dall’ingresso della basilica.
11ª STAZIONE GESÙ VIENE INCHIODATO ALLA CROCE
Questa stazione e quella successiva si trovano nello “spazio” del Golgota, che oggi è diviso in due cappelle ricavate sopra il monte. La prima cappella è cattolica “latina”, curata dai Francescani, e vi si ricorda il punto in cui Gesù viene inchiodato alla croce. Come mostra un grande mosaico, la croce è ancora posata a terra.
12ª STAZIONE GESÙ MUORE IN CROCE
Qui siamo nella seconda cappella all’interno dello “spazio” del Golgota. È greco-ortodossa e include il punto dov’era eretta la croce, segnato da un disco d’argento sotto l’altare. Ai fianchi dell’altare, invece, si può vedere, protetta da teche di vetro, la roccia viva del Golgota.
13ª STAZIONE GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE E POSTO IN GREMBO A SUA MADRE
La penultima stazione si identifica con il piccolo altare dell’Addolorata, posto tra le due cappelle del Golgota.
14ª STAZIONE LE SANTE SPOGLIE DI GESÙ SONO DEPOSTE NEL SEPOLCRO
La preghiera per l’ultima stazione della Via Dolorosa si recita davanti alla cappella del Santo Sepolcro: il pellegrino deve “scendere” dal Golgota, passare vicino alla Pietra dell’Unzione (dove il corpo di Gesù fu preparato per la sepoltura) ed entrare nella Rotonda della Basilica al centro della quale c’è la cappella dentro cui si trova il Sepolcro.
I calvari al giorno d’oggi e il tema delle migrazioni
Quest’anno le meditazioni che accompagneranno la celebrazione al Colosseo sono state affidate a suor Eugenia Bonetti, religiosa impegnata nell’aiuto alle vittime della tratta di esseri umani e dello sfruttamento sessuale. Al centro ci saranno proprio il tema della sofferenza delle vittime di tratta e le violenze subite dai migranti. Secondo quanto è stato rivelato finora, si mediterà sui “calvari sparsi per il mondo“, tra cui “i campi di raccolta simili a lager nei Paesi di transito, le navi a cui viene rifiutato un porto sicuro, le lunghe trattative burocratiche per la destinazione finale, i centri di permanenza, gli hotspot, i campi per lavoratori stagionali”.