È bufera sul Reddito di Cittadinanza: non per la misura di assistenza ma per la querelle nata sulla pagina Facebook “Inps per la famiglia”.
La pagina dovrebbe dare risposte agli utenti relative alla misura e alla verifica degli importi e assistere i cittadini in dubbio o in difficoltà. Come riporta “Il Fatto Quotidiano”, dopo essere stata invasa di commenti, pertinenti e non, il social media manager ha iniziato a “blastare” gli utenti, rispondendo in modo sarcastico alle loro richieste. Fenomeno che in poche ore è diventato virale.
Alla lista di domande e risposte si sono aggiunti i commenti degli utenti-spettatori: “Sto disdicendo Netflix perché tutto questo è splendido“, “Ragazzi, occhio, che Zoro vi dedica una puntata di Propaganda Live“. E ancora “Popcorn per tutti”, “Questa pagina è più avvincente del Codice da Vinci”.
Per arginare la situazione è apparso poi sulla pagina un messaggio ufficiale: Si ricorda a tutti gli utenti – scrive Inps per la famiglia – che su questa pagina NON è possibile pubblicare commenti che contengano valutazioni politiche né favorevoli né contrarie. Qui si chiedono informazioni nei limiti della nostra social media policy e netiquette che voi accettate implicitamente scrivendo qui. NON dovete interloquire nei commenti di altri utenti ma aprire thread personali con le vostre richieste. Inoltre – precisa l’Inps – insultare chi vi risponde qui, sempre con gentilezza, può essere diffamazione nei confronti di una Pubblica amministrazione, quindi cortesemente fate un po’ di attenzione e se volete segnalarci problemi o chiedere informazioni aiutateci a svolgere il nostro lavoro correttamente”. Solo l’anticamera, in realtà, del vero e proprio messaggio di scuse apparso giovedì sulla pagina facebook: “Cogliamo l’occasione per scusarci con quanti possano essersi sentiti toccati od offesi da alcune nostre risposte”.