L’incendio di Notre Dame ha devastato la cattedrale. Dal Teatro La Fenice di Venezia, però, arriva un messaggio di speranza. “Siamo stati assaliti dal fuoco, ma dal fuoco siamo risorti più forti di prima. Siamo al vostro fianco, amici, non temete!”, si legge nell’account Twitter del teatro. Anche il Mibac è pronto ad intervenire.
“Dal fuoco si risorge”: l’esempio del Teatro La Fenice
Mentre le fiamme avvolgevano la cattedrale di Parigi nel tardo pomeriggio del 15 aprile, non sono mancati i messaggi di solidarietà e vicinanza a Parigi. Tra questi il tweet del Teatro la Fenice di Venezia, che ha già attraversato la terribile esperienza di un incendio devastante.
COSA RESTA DELLA CATTEDRALE DI PARIGI
“Siamo stati assaliti dal fuoco, ma dal fuoco siamo risorti più forti di prima. Siamo al vostro fianco, amici, non temete!”, hanno scritto ieri. Stamattina un nuovo messaggio di conforto e speranza. “E ora che la fiamma è domata, guardiamo al nuovo giorno con rinnovata speranza, perchè dalle ceneri si risorge, dall’ignoranza no. Buongiorno, amici!”. Entrambi i messaggi sono accompagnati da immagini della cattedrale di Notre Dame nel suo splendore.
☀️.. e ora che la fiamma è domata, guardiamo al nuovo giorno con rinnovata speranza, perchè dalle ceneri si risorge, dall’ignoranza no. Buongiorno, amici! ☀️#16aprile#NotreDame pic.twitter.com/BJo4v3k4VK
— Teatro La Fenice (@teatrolafenice) 16 aprile 2019
Il Teatro La Fenice, inaugurato nel 1792, bruciò una prima volta il 13 dicembre del 1836 e poi ancora il 29 gennaio 1996, quando un devastante incendio doloso lo distrusse totalmente. In quell’occasione si decise di ricostruire lo storico teatro “com’era, dov’era”.
Incendio Notre Dame, anche il Mibac è pronto ad intervenire
“Il Mibac è pronto a mettere a disposizione i suoi tecnici per collaborare con le autorità francesi alla messa in sicurezza e poi alla ricostruzione della cattedrale di Notre Dame, sulla base delle esperienze maturate in passato”. Fabio Carapezza Guttuso, direttore generale dell’Unità per la Sicurezza del Patrimonio Culturale del ministero dei Beni culturali, testimonia “la massima solidarietà agli amici francesi”, ma anche “l’impegno a intervenire, non appena sarà possibile, con le nostre risorse che sono già mobilitate”.
NOTRE DAME DEVASTATA DALLE FIAMME MA IL TESORO E’ SALVO
“Al momento – spiega Carapezza Guttuso all’Ansa – i danni non sono quantificabili, ma appaiono purtroppo enormi. In Italia abbiamo avuto due casi simili, entrambi molto gravi: l’incendio della Fenice, nel 1996, e un anno dopo quello della Cappella della Sindone, dove addirittura il marmo si calcificò per il calore”. In entrambi i casi, ricorda Carapezza Guttuso, “gli incendi si svilupparono per lavori in corso: negli edifici in pietra il rischio normalmente è basso, ma non dimentichiamo che le impalcature sono avvolte da grandi banchi di legno”.
Le immagini di Notre Dame avvolta dalle fiamme e dal fumo “sono una ferita per tutta l’umanità: siamo vicini ai nostri colleghi, ai vigili del fuoco che stanno eroicamente lottando, con la nostra esperienza e la nostra tecnica: la Fenice, che risplende di nuovo bellissima, e la Cappella della Sindone, da poco restituita alla città di Torino e ai fedeli, dimostrano che il recupero è possibile”.
“Certo – spiega ancora Carapezza Guttuso – la prima emergenza sarà, una volta spente le fiamme, la messa in sicurezza della cattedrale con presidi provvisori, con una prima fotografia dell’esistente, e quindi la stima dei danni, la verifica della stabilità delle strutture, anche quelle non interessate dall’incendio. L’intervento sarà sicuramente molto complesso, ma credo che sia necessario iniziare a pensare a come intervenire al più presto, per restituire questo gioiello della cristianità ai francesi e a tutti noi”.
Immagine di copertina dal post Twitter del Teatro La Fenice.