Silvia Romano è viva e non avrebbe superato il confine con la Somalia. Gli investigatori ne sono certi. I sequestratori rapirono la cooperante il 20 novembre scorso mentre si trovava nel villaggio di Chakama a circa 80 km da Malindi. È quanto sarebbe emerso nel corso dell’incontro tra gli investigatori kenioti e i carabinieri del Ros a Nairobi.
“Siamo sicuri che Silvia è viva”, avrebbero assicurato, secondo quanto riportano i quotidiani, gli investigatori kenioti. Tra le persone arrestate in questi mesi ci sono anche due uomini che avrebbero accettato di collaborare: secondo la loro versione la ragazza sarebbe stata ceduta a una nuova banda di criminali avvalorando così l’ipotesi che Silvia sia ancora in Kenya.
Silvia Romano è viva
Italia e Kenya erano anche arrivati allo scontro istituzionale. Il comandante del Ros Pasquale Angelosanto aveva inviato una lettera chiedendo di poter inviare un nucleo speciale per collaborare alle indagini. Ma non aveva ottenuto risposta. A quel punto il pubblico ministero Sergio Colaiocco ha deciso di procedere per rogatoria internazionale.
I carabinieri sono volati in Kenya e per due giorni si sono confrontati con i colleghi, soprattutto hanno potuto visionare il materiale raccolto sinora. Hanno così verificato che tra le persone arrestate in questi mesi, ci sono due uomini che avrebbero accettato di collaborare.
Oltre agli atti di indagine i militari hanno ottenuto anche il tracciato dei telefonini utilizzati dai rapitori. I carabinieri hanno consegnato alla polizia keniana “un elenco di domande da rivolgere alle persone arrestate per misurare la loro attendibilità” e verificare quanto già raccolto dall’attività dell’intelligence.