Anche le delfine hanno la clitoride e fanno sesso per piacere. E’ quanto emerso da uno studio sull’anatomia di questi animali, presentato al meeting Experimental Biology 2019.
Gli studiosi hanno esaminato la conformazione di 11 femmine tursiopi, morte per cause naturali, servendosi anche della tomografia computerizzata per ottenere immagini 3d. La ricerca ha dimostrato che le delfine, così come le donne e le femmine di scimpanzé, fanno sesso anche per piacere e non solo per riprodursi.
I delfini non hanno una stagione degli amori. Questi animali, quindi, non si accoppiano soltanto per riprodursi nei periodi fertili della femmina ma lo fanno durante tutto l’anno, così come gli esseri umani. Una motivazione potrebbe essere individuata nel risultato della ricerca.
Gli scienziati hanno scoperto che le delfine hanno una clitoride sviluppata, potenzialmente erettile e ricca di terminazioni nervose. Queste rendono la parte particolarmente sensibile, come quella delle donne e delle femmine di bonobo. Secondo i ricercatori, anche la conformazione della pelle che la ricopre suggerisce che possa anche diventare più sensibile se stimolata.
Qualche differenza tra la clitoride delle donne e quella delle delfine, però c’è. “Nei delfini per esempio – spiega Dara Orbach una delle autrici della ricerca – l’organo è posizionato all’ingresso della vagina mentre negli esseri umani è completamente esterno. Questo significa che durante l’accoppiamento la clitoride è a diretto contatto con il pene e quindi può facilmente essere stimolata”. Nella delfina, inoltre, mancano i bulbi vestibolari, organi che nella donna circondano l’orifizio vaginale e contribuiscono all’orgasmo.
Le delfine quindi hanno la clitoride simile a quella umana, ma per averne la certezza che facciano sesso per piacere servirebbero altri studi. “L’anatomia ci dice che le femmine tursiopi hanno il clitoride funzionale”, continua Orbach. “Tuttavia servono ulteriori studi, tra cui analisi fisiologiche e comportamentali, per capire se il sesso può procurare piacere alle femmine di questi cetacei”.
“In generale, sappiamo poco dell’anatomia riproduttiva femminile nelle specie vertebrate”, precisa la ricercatrice. “Il nostro studio offre un confronto utile per poter esplorare la possibilità di altre funzioni del sesso, oltre a quella meramente riproduttiva, che potrebbero esistere anche per altri animali oltre che per i bonobo gli esseri umani”.