La Bauhaus compie 100 anni e Google la omaggia con uno dei suoi doodle. La scuola fondata da Martin Gropius nel 1919 a Weimar ha raggiunto il suo primo secolo di vita.
L’anniversario della Bauhaus non è una cosa da poco. Persino Google, infatti, ha deciso di rendere omaggio alla scuola di Gropius dedicandole un doodle nel giorno del suo centesimo compleanno.
Quello che salta immediatamente all’occhio sono i colori, soprattutto colori primari. Verde, rosso, blu e giallo fanno da padrone nel doodle che Google dedica alla Bauhaus. Una rappresentazione semplice, che una volta attivata, scorre verso l’alto come un nastro arrotolato.
Su uno sfondo blu vengono riproposti oggetti e simboli che hanno fatto la storia della Bauhaus. Non una semplice scuola ma un vero e proprio punto di riferimento per i movimenti d’innovazione nel campo del design e dell’architettura.
La terra natìa della Bauhaus ha deciso di festeggiare i suoi primi cento anni in grande. La Germania ospita oltre 600 manifestazioni in tutto il territorio. Ben 45 di questi eventi si svolgono nella sola capitale, Berlino, lungo i primi sei mesi dell’anno.
Non sarà una mostra fissa. Per omaggiare la Bauhaus, la Germania ha deciso di proporre qualcosa di vivo, che conservi lo spirito delle origini. L’anniversario della scuola di Gropius, infatti, si è aperto con un festival che ha avuto luogo dal 16 al 24 gennaio 2019 alla Berliner Akademie der Künste di Berlino. A guidare il tutto, il motto “ripensare il mondo“.
“Il festival è qualcosa di vivo“. Lo ha raccontato la direttrice artistica della manifestazione berlinese, Bettina Wagner-Bergelt, secondo quanto riportato dall’Ansa. Berlino, insieme a Dessau e Weimar, è uno dei centri dove si svolgeranno la maggior parte delle manifestazioni ed è qui che sono cominciati i festeggiamenti, aperti dal presidente della Repubblica Frank Walter Steinmeier.
E non solo. Concerti, installazioni, workshop, spettacoli di teatro e di danza, tutto questo è stato pensato per i nove giorni di festival. “E’ un festival monotematico ma al tempo stesso transmediale e interdisciplinare” racconta in un’intervista la direttrice artistica: “Non è solo una mostra, ma può essere anche una mostra. Non è un simposio, ma ha anche contributi discorsivi. Un festival è prima di tutto un luogo e un’occasione di incontro. Il festival è qualcosa di vivo”.
Niente di ufficiale, classico o monotono. La Bauhaus scardina ogni stereotipo anche a cento anni dalla sua fondazione. “Per me è importante che nel festival si respiri l’anima della Bauhaus” prosegue Wagner-Bergelt.
Sono 25 in tutto le produzioni in programma. Dall’installazione in Virtual reality “Das Totale Tanz Theater” allo spettacolo “Triadischen Ballet” e “Immagine di una esposizione”, rielaborazioni sul teatro di Samuel Beckett. Oltre 100 artisti internazionali per i 100 anni della Bauhaus. Tra coloro che saranno coinvolti nel festival, anche Robert Wilson, Richard Siegal, Michael Wollny, Sandra Hüller, Trajal Harrell, Mykki Blanco, Cesc Gelabert.
I festeggiamenti per l’anniversario della Bauhaus in Germani vanno oltre la capitale. Accanto a Berlino, dove Gropius operò meno di un anno nel 1932, prima che i nazionalsocialisti chiudessero la sua scuola, c’è anche Weimar a celebrare i 100 anni dalla fondazione. La cittadina della Turingia fu il luogo originario della Bauhaus, la prima sede dove nel 1919 l’architetto tedesco ebbe la possibilità di mettere in pratica l’idea di forgiare gli uomini moderni attraverso gli oggetti d’uso quotidiano. Dal 1925 la scuola di arti e mestieri si spostò a Dessau, dove alla fase progettuale si affiancò la realizzazione di edifici nuovi.