Dopo le critiche mosse da Reinhold Messner a Jovanotti, per via della location del concerto in estate (la cima di Plan de Corones in Alto Adige, a 2275 metri di altitudine) il cantante risponde all’alpinista chiarendo la sua posizione.
In un lungo post su Facebook Jovanotti spiega: “Non discuto con Messner di montagna, non mi permetterei mai, ma sui concerti ho qualcosa da dire e il nostro progetto per l’estate è serio, accurato e soprattutto nuovo, realizzato con criteri ambientali” e prosegue “il futuro non lo si affronta negandoci le esperienze ma immaginandone di nuove con nuovi mezzi”.
L’artista assicura: “Faremo una cosa non solo bellissima ma unica nel suo approccio ambientale, nuova e antichissima allo stesso tempo, e per quanto riguarda me e la squadra coinvolta ci tengo a rassicurare Messner che ha preoccupazioni autorevolissime che per me e per il pubblico, d’accordo con tutti i partner del progetto anche quelli amministrativi, si tratta di realizzare non solo grandi giornate di goduria collettiva ma anche grandi aperture verso panorami di economia circolare, di comportamenti ecosostenibili e di equilibrio umanità/pianeta”.
Lorenzo prosegue mettendo le mani avanti: “Io nella mia vita le uniche scalate che ho fatto sono di classifiche di canzoni ma ho esperienza di sognatore e anche quello può essere uno sport estremo che va praticato con tutta la cura possibile”.
E chiude augurandosi di trovare una pace con lo scalatore, appianando le divergenze: “Ce la faremo, e spero di stringere la mano dell’uomo che ha scalato gli ottomila in arrampicata libera, consapevole che la grande impresa del nostro tempo sia quella di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente”.
La data del 24 agosto in Val Pusteria è l’unica in montagna delle quindici del “Jova Beach Party 2019” che toccherà le spiagge italiane, da Olbia a Praia a Mare e Albenga. Un tour che però, nonostante la collaborazione con il Wwf, ha già suscitato malumori e proteste tra gli ecologisti. Il comitato “No Party” di Torre Flavia ha ottenuto la cancellazione da parte di Trident Music, che produce il tour, del concerto sulla spiaggia di Ladispoli, per evitare il rischio di compromettere la riproduzione di una specie di uccello in pericolo, il fratino, che nidifica in un’area naturale protetta limitrofa.
“Non posso vietarlo, ma lo farei se potessi” era stato il giudizio di Reinhold Messner sul concerto di Jovanotti in Alto Adige. Uno spettacolo che secondo Messner “non ha senso in montagna, lo si dovrebbe fare altrove”.
“Non giudico Jovanotti come artista, non lo conosco bene – aveva dichiarato l’alpinista – ma mi sembra insensato fare un concerto in cima alla nostra montagna d’estate. Semplicemente perché non è una cosa necessaria. Se fossi l’unico proprietario di Plan de Corones, non autorizzerei mai né tantomeno organizzerei un concerto di questo tipo. Sto provvedendo a comunicare il mio disappunto alle funivie del comprensorio Kronplatz”.
“In montagna si va a cercare il silenzio, io mi batto per questo, per la difesa delle nostre montagne anche da un approccio sbagliato- aveva proseguito -. Con il mio museo ho cercato di portare qui sulla vetta dell’altopiano la cultura della montagna, non le masse rumorose”.