Si parla tanto di Carbonara e della sua ricetta ma non sempre se ne conosce la storia. Anche questa controversa. Il sito de Il Gambero Rosso spiega che non esistono progenitori della Carbonara. La storia narra di umili pastori, o forse carbonai, che andavano a lavoro portando la gavetta piena di spaghetti conditi con uova, guanciale e pecorino. Affascinante ma poco verosimile.
I ricettari storici parlano di un primo connubio tra pasta e uova alla fine del Settecento. Si trova ne ‘Il cuoco galante’ del napoletano Vincenzo Corrado, stampato nel 1773, seguito dalla ‘Cucina teorica-pratica’ del conterraneo Ippolito Cavalcanti. Un altro napoletano, Francesco Palma, ne ‘Il principe dei cuochi’ del 1881, descrive i Maccheroni con cacio e uova, in cui riunisce formaggio, uova e sugna, in un piatto di maccheroni.
Grazie alla fiorente industria cinematografica del dopoguerra, la Carbonara divenne un piatto molto popolare. Roma fece conoscere ad attori e registi d’oltreoceano le specialità della cucina romana. Si legge ancora sul sito del Gambero Rosso. Fin dagli esordi, la storia di questa ricetta è intrecciata con quella del cinema. La sua carriera sul grande schermo ha inizio con una citazione del grande Aldo Fabrizi nel film ‘Cameriera bella presenza cercasi’ del 1951. Si tratta di una delle prime testimonianze in assoluto del nome per indicare il piatto che tutti conosciamo.