Un’infermiera ha curato per due anni un bambina nata prematura e poi abbandonata. Poi la donna ha anche adottato la piccola. Quella di Liz e Gisele è una storia di ansie e di speranze terminata con un doppio lieto fine.
Bimba prematura abbandonata, infermiera la cura e l’adotta
Liz Smith, infermiera quarantacinquenne del Franciscan Children’s hospital di Boston, desiderava tanto diventare mamma ma il suo grande desiderio non poteva essere esaudito neanche dalla scienza. Liz adesso ha una figlia, si chiama Gisele e nonostante il suo ingresso travagliato in questo mondo, adesso potrà vivere una vita normale.
La piccola, infatti, nel 2016 era nata prematura, a sole 29 settimane. La madre naturale era una donna tossicodipendente che l’aveva abbandonata. Per due interi anni, Gisele è stata curata e accudita da Liz. E’ stata sottoposta a tutte le terapie del caso e alla disintossicazione da narcotici. Liz l’ha accudita con professionalità e amore ma nessuno ha mai reclamato la piccola.
Liz le aveva provate tutte per riuscire a diventare mamma, il suo desiderio era fortissimo. Poi un giorno il verdetto: non era fertile, non avrebbe potuto avere un figlio. Eppure non aveva mai pensato all’adozione. A farle venire l’idea fu una collega, che le parlò proprio della piccola Gisele. Così, come racconta alla Cnn, l’infermiera iniziò a fare regolarmente visita alla piccola, rimasta a lungo in terapia intensiva.
“Era una specie di ricompensa dopo una lunga giornata di lavoro”, ricorda la donna. A giugno 2018 una luce di speranza si è accesa nel cuore di Liz. Lo Stato del Massachusetts aveva tolto la potestà genitoriale alla mamma e al papà naturali. Così per Liz e Gisele la strada di una vita finalmente insieme divenne molto più facile.
Finalmente ad ottobre è arrivata l’udienza che le ha rese madre e figlia. L’infermiera racconta sul suo blog le cure fatte alla piccola Gisele e, finalmente a casa, anche la loro storia.