Si è concluso lo sgombero del campo nomadi a Palermo. I rom presenti nel campo della Favorita sono stati trasferiti. Si tratta di 58 persone, appartenenti a 13 famiglie diverse, che vivevano all’interno di baracche. Strutture messe a disposizione del Comune ospiteranno uomini, donne e bambini allontanati dal campo. Al momento dello sgombero, sul posto erano polizia municipale, carabinieri, personale del 118 con un’ambulanza. Già a luglio scorso il campo era stato posto sotto sequestro.
Sgombero campo nomadi a Palermo, l’intervista al sindaco Orlando
Concluso lo sgombero del campo nomadi a Palermo
Alcune baracche sono rimaste ancora nel campo nomadi. Sono esattamente 16 e nei prossimi giorni verranno buttate giù. L’area verrà bonificata, quando non ci saranno più strutture. Mercoledì 3 aprile, il Comune, in seguito alla disposizione della Procura, aveva proceduto all’abbattimento di nove baracche. Le ruspe hanno abbattuto baracche che in quel momento risultavano vuote.
I rom occupavano abusivamente la zona dal 1990. Le strutture in cui abitavano erano fatiscenti e l’intera area pericolosa. Le baracche infatti erano prive di bagni, fogne e scarichi regolari. La zona è piena di cumuli di rifiuti, tra cui amianto.
Sgombero campo nomadi di Palermo, il sindaco Orlando: “Esempio di civiltà”
“Un grande esempio di civiltà, l’apprezzamento da parte di chi ha vissuto in questi anni in questo campo. Per le forze dell’ordine, per i carabinieri, per l’Amministrazione comunale, per quanti ci siamo impegnati a far sì che rendere questo spazio della Favorita uno spazio fruibile da tutti non fosse un’occasione traumatica di scontri, dissensi o di rimozioni forzose. Sta tutto avvenendo nel massimo della calma possibile”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel corso di un sopralluogo dopo lo sgombero del campo nomadi della Favorita.
“Proseguiamo un cammino iniziato parecchi mesi fa, che lentamente aveva già provveduto a fare diminuire il numero dei presenti in quest’area, inizialmente 120 poi ridottisi negli ultimi mesi a una cinquantina di presenze – sottolinea Orlando -. E oggi il campo viene interamente liberato. Poi, dopo si provvederà alle rimozioni, alla demolizione delle ultime baracche e alla sistemazione di quest’area che tornerà a essere fruibile da parte di tutti i cittadini, compresi coloro che qui abitavano e che verranno qui non a vivere ma a giocare ed a trascorrere il tempo libero. Siamo tutti palermitani ed i rom si sono dimostrati anche loro palermitani comprendendo le ragioni di una città, e la città ha compreso le loro ragioni”.
“Il 2 aprile scorso eravamo in presenza di 58 persone, ovvero 13 famiglie – ha spiegato Orlando in conferenza stampa -. Oggi non c’è più nessuna famiglia. Stiamo realizzando un trasferimento per queste persone che sia il migliore possibile. Al campo rom stamani c’è un clima di grande serenità“.
Sgombero campo nomadi di Palermo, a luglio 2018 il sequestro
Il gip di Palermo, su richiesta della Procura ha disposto il sequestro del campo nomadi della Favorita. Da quanto emerso dalle indagini, le persone che ci abitano versano in una grave situazione di pericolo, perché costrette a vivere tra discariche abusive e fili elettrici volanti col rischio di rimanere folgorate.
Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di un’indagine che riguarda l’occupazione di una zona limitrofa a viale del Fante e via Case Rocca ed è stato notificato dal sindaco di Palermo, proprietario dell’area, e al capo dei vigili, che è stato nominato custode.
Immagini di Marcella Chirchio.