Svolta sulla Brexit. A partire da questo pomeriggio è previsto l’avvio del faccia a faccia fra Theresa May e Jeremy Corbyn. L’incontro arriva dopo l’apertura della premier Tory britannica al leader dell’opposizione laburista sulla ricerca di un ipotetico accordo trasversale per una Brexit più soft. Lo ha detto il ministro per la Brexit, Stephen Barclay, in un’audizione oggi in commissione.
Svolta sulla Brexit, al via il faccia a faccia May-Corbyn
Barclay è un brexiteer pragmatico e ha difeso la svolta come conseguenza dell’ostilità “senza rimorsi” manifestata dal Parlamento all’accordo May. Ha aggiunto anche che l’obiettivo adesso è ottenere un compromesso che possa permettere comunque al Regno di uscire dall’Ue “il 22 maggio”. Inoltre la richiesta di ulteriore rinvio sarà presentata a Bruxelles la settimana prossima, dopo i colloqui May-Corbyn ed eventuali nuovi voti indicativi ai Comuni.
Il ministro per la Brexit ha infine precisato che la premier non pone precondizioni sulle richieste chiave di Corbyn ma ha ribadito d’essere personalmente contrario a un secondo referendum confermativo sulla possibile intesa.
Effetto Brexit, il sottosegretario Adams lascia il governo May
Intanto le cose non si mettono bene per il premier britannico Theresa May. Dopo l’apertura al dialogo con il leader labourista Jeremy Corbyn, arrivano le prime dimissioni nel governo May.
A lasciare è Nigel Adams, sottosegretario al dicastero per il Galles, contrario ad un’uscita dall’Europa più soft.
L’euroscettico Daily Telegraph, intanto, evidenzia e incoraggia la spaccatura in casa Tory, notando come la svolta di Theresa May sia passata solo dopo il rifiuto della premier di accettare la soluzione no deal.