Un pranzo a quattro mani in compagnia dello chef stellato Giuseppe Biuso del ristorante “Il Cappero” di Vulcano e Alessandro Passalacqua, giovane chef di Carini del locale “Parà – Bottega e Bistrot” a Palermo. L’evento si è svolto nel locale di Via Petrarca 17, ristrutturato da pochi mesi e luogo di ritrovo ideale per tanti palermitani e non solo.
Ospite speciale dell’evento, riservato ai giornalisti, l’executive chef del Therasia Resort, in località Vulcanello, nelle isole Eolie, luogo incantevole che a breve riaprirà le porte ai suoi clienti. Una delle novità della struttura di lusso sarà l’apertura di un quarto ristorante, il vegetariano, immerso nel verde e con vista mare.
Biuso ha preparato due piatti ispirati alla tradizione siciliana: il polpo all’eoliana in doppia cottura con zuppa di datterino crudo, olive, capperi e trucioli di pane, e lo sfincione in una versione molto particolare, ovvero una focaccia in pasta brioche ripiena di cipolla, pomodoro, acciuga e ragusano. I due piatti sono stati presentati in occasione della Festa delle Soste di Ulisse, svoltasi al Grand Hotel Minareto di Siracusa. Ad accompagnare lo chef Biuso il giovanissimo ma promettente Cristian Muraro, sous chef del Cappero di Vulcano.
Caratteristica dei piatti di Biuso è l’amore per la tradizione della sua terra, la Sicilia: Giuseppe è palermitano e, dopo aver girato il mondo e aver fatto esperienza in alcuni dei ristoranti stellati più noti – tra cui “Villa Crespi” di Antonino Cannavacciuolo e il “Met” di Venezia con Corrado Fasolato – ha scelto di tornare a casa, in uno degli angoli più affascinanti del mondo.
Passalacqua, chef di “Parà”, ha preparato una versione molto originale e gustosa del baccalà con vellutata di patate, pomodoro confit, capperi croccanti e polvere di pesto. In abbinamento ai piatti lo champagne grand brut Perrier-Jouet, elegante e raffinato e dalle variazioni floreali e fruttate, e lo champagne brut Réserve Francis Orban, armonico, fresco e dalle note fruttate.