Una boccata d’ossigeno per le ex Province. Via libera ai fondi del bilancio regionale per l’anno 2019: stanziati poco più di 101 milioni per i Liberi consorzi e le Città metropolitane. Il decreto porta la firma degli assessori regionali all’Economia, Gaetano Armao, e alle Autonomie locali, Bernadette Grasso. Fondi che gli enti potranno utilizzare per le spese di funzionamento.
La destinazione dei fondi di bilancio 2019
La suddivisione delle risorse si basa su quattro criteri oggettivi stabiliti dalla Conferenza Regione delle Autonomie locali: popolazione, sezioni scuole, superficie territoriale e chilometri di strade.
53,7 milioni sono destinati alle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. 47,3 milioni ai Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. Un altro milione sarà destinato alla progettazione delle opere pubbliche: poco più di 531 mila euro per le Città metropolitane e oltre 468 mila euro per i Liberi Consorzi.
“La liquidazione dell’intera assegnazione è effetto della tempestiva approvazione del Bilancio regionale rispetto alle richieste di proroga dell’esercizio provvisorio – spiega il vicepresidente della Regione, Armao -. È un primo e consistente aiuto finanziario alle ex Province. La legge di stabilità è stata approvata in tempo, si tratta di un primo sostegno concreto agli enti”.
L’assessore alle Autonomie locali, Bernadette Grasso, spiega: “Con la legge di stabilità abbiamo stanziato ed erogheremo nei prossimi giorni le risorse previste in bilancio, affinché le ex Province possano assolvere le funzioni basilari loro assegnate, fra le quali rientra anche la gestione delle utenze per le scuole di secondo grado. Siamo consapevoli che, a causa del prelievo forzoso operato dallo Stato, tali somme non sono sufficienti a coprire la totalità delle funzioni che gli enti sono chiamati a gestire. Per questo motivo – conclude Grasso – il Governo Musumeci ha stanziato il massimo delle risorse disponibili ed è costantemente impegnato in una trattativa con lo Stato per ottenere i necessari trasferimenti dal Governo centrale e per consentire alle ex Province di chiudere i bilanci”.