Papa Francesco ha definito la sessualità “un dono di Dio” che ha i due scopi di “amarsi e generare vita“, motivo per cui vanno eliminati i “tabù”. Nella “Christus vivit”, il Pontefice ha scritto che per i giovani la morale sessuale è spesso causa di “incomprensione e di allontanamento dalla Chiesa”, percepita “come uno spazio di giudizio e di condanna” nonostante le richieste di confronto. “Il vero amore è anche appassionato”, ha aggiunto il Papa.
Francesco, nell’ottavo capitolo dedicato alla “vocazione”, osserva che “l’aumento di separazioni, divorzi può causare nei giovani grandi sofferenze e crisi d’identità. Talora devono farsi carico di responsabilità che non sono proporzionate alla loro età”. Nonostante tutte le difficoltà, “voglio dirvi che vale la pena scommettere sulla famiglia e che in essa troverete gli stimoli migliori per maturare e le gioie più belle da condividere. Non lasciate che vi rubino la possibilità di amare sul serio”. “Credere che nulla può essere definitivo è un inganno e una menzogna vi chiedo di essere rivoluzionari, vi chiedo di andare controcorrente”, aggiunge il Pontefice.