Grande tensione per le elezioni amministrative in Turchia. L’Akp di Recep Tayyip Erdogan perde Ankara e rischia Istanbul. Una vittoria mutilata dunque. L’ennesimo successo elettorale di Erdogan viene oscurato dallo storico trionfo dell’opposizione ad Ankara.
Intanto ad Istanbul si gioca un clamoroso testa a testa. Nella tarda serata di domenica il conteggio si è bloccato al rush finale con una differenza di poche centinaia di voti tra i due sfidanti su quasi nove milioni. Da un lato il candidato del presidente ha rivendicato la vittoria, dall’altro l’opposizione contesta i dati e chiede un nuovo scrutinio complessivo.
Elezioni in Turchia, Erdogan perde Ankara e rischia Istanbul
“Come avviene dal 3 novembre 2002, l’Akp resta con un ampio margine” il primo partito, sottolinea in serata Erdogan prima di lasciare Istanbul per tornare al palazzo presidenziale di Ankara. Il leader afferma che il suo partito di governo e i suoi alleati nazionalisti hanno conquistato il 56% dei comuni assegnati nelle elezioni municipali.
L’ultimo voto in Turchia è visto come una sorta di referendum su Erdogan. L’Akp è rimasto in testa alle elezioni municipali con il 45% dei voti. Ma non sono mancate le note stonate come la perdita della capitale Ankara. Mentre ancora conteso è il risultato di Istanbul.
Ekrem Imamoglu, candidato sindaco dell’opposizione, ha affermato oggi di aver vinto le elezioni municipali a Istanbul con oltre 29.000 voti di scarto. Gli ultimi dati diffusi dall’agenzia ufficiale Anadolu dopo lo spoglio del 98% delle schede, vedono il candidato di Erdogan al 48,70% e Imamoglu al 48,65%. Quest’ultimo però ha rivendicato la vittoria affermando e che il partito al governo “non ha possibilità di colmare il divario”.