Nell’ultima giornata del Congresso mondiale delle famiglie a Verona, si chiede una moratoria contro l’utero in affitto. Un contrasto alla pratica tramite una rogatoria internazionale e per proteggere i minori, “a partire dai loro diritti ad avere una mamma e un papà, a non diventare oggetti di compravendita, di abusi sessuali e pedopornografia e a ricevere un’educazione che non metta in discussione la loro identità sessuale biologica e non li induca a una sessualizzazione precoce”. È quanto si legge in un passaggio del documento emerso dalla tre giorni..
Sono tante le richieste che sollecitano un impegno delle istituzioni. Tra queste: “il riconoscimento della perfetta umanità del concepito, la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità”.
“Verona, la città dell’amore, ha dimostrato davvero di essere la prima Città per la Vita e per la Famiglia – hanno dichiarato il presidente Toni Brandi e Jacopo Coghe – Abbiamo ribadito i valori previsti dalla Costituzione ed espressi dal diritto naturale e, dopo il Family Day, abbiamo rilanciato il nostro ruolo per il bene comune sollecitando le istituzioni ad un’attenzione che non sempre è stata all’altezza. Non ci sono solo i diritti a senso unico, ma i diritti di tutti, soprattutto quelli dei più deboli. La vera forza infatti non si misura da chi hai sconfitto, ma da cosa hai protetto”.
Verona, in 10.000 al corteo pro-famiglia
È partito da Piazza Bra il corteo finale del Congresso delle Famiglie di Verona. Secondo le prime stime delle forze dell’ordine, nel ‘salotto’ cittadino si sono radunate circa 10.000 persone, che riempiono metà dello spazio della Bra. I manifestanti sfileranno lungo le vie del centro, per tornare sotto il palco davanti al palazzo comunale.
Sono tante le bandiere che sventolano a Verona. Tra loro quelle di Alleanza cattolica, dei Giuristi per la vita, del Movimento per la vita, gruppi mariani e devozionali e pro-vita. Al termine del corteo, dal palco vi saranno i saluti del sindaco di Verona, Federico Sboarina, dell’assessore regionale veneto Elena Donazzan, di Massimo Gandolfini e degli organizzatori. Presente al corteo anche il senatore Davide Pillon.
Foto frame da video su Facebook.