Il tribunale della Valletta ha confermato gli arresti con l’accusa di terrorismo per tre delle persone fermate al momento dello sbarco del mercantile El Hiblu 1, dirottato verso l’Italia e Malta mentre stava apparentemente riportando verso la Libia un gruppo di 108 naufraghi.
Le “minacce e le intimidazioni” a bordo del mercantile
Secondo l’accusa tre adolescenti di 19, 16 e 15 anni della Guinea e della Costa d’Avorio, avrebbero preso possesso della nave “con minacce e intimidazioni“. Secondo fonti militari non sono state però trovate armi e non è stata opposta alcuna resistenza al momento dell’abbordaggio da parte delle forze speciali maltesi.
Secondo il codice penale maltese il dirottamento di una nave è un “atto di terrorismo” ed è questa l’accusa che è stata confermata oggi a carico dei tre arrestati. I tre rischiano da 7 a 30 anni di carcere. Il capitano del mercantile, il libico Nadel El Hiblu, ha dichiarato di aver temuto di morire, ma ci sono subbi sulla sua versione.