Inizia a Verona la seconda giornata del contestatissimo Congresso delle famiglie. Dal palco un forte attacco alla legge 194 sull’aborto da parte del leader del Family day Gandolfini: “Dal 1978 ad oggi uccisi sei milioni di bambini e salvati 200mila. Lo Stato ha tradito se stesso”.
Matteo Salvini presente al congresso sulla famiglia ha affermato: “La legge 194 non si tocca“. Per le vie del centro oltre ventimila persone hanno partecipato al corteo femminista, da dove sono partite le urla “Buffoni” indirizzate al convegno. Nella stessa piazza in cui si sono radunati i contestatori c’erano anche i dimostranti di Forza Nuova.
Il leader della Lega è stato acclamato all’ingresso del Palazzo della Gran Guardia al grido di ‘Matteo, Matteo!’, mentre in piazza in migliaia sfilavano nel corteo femminista che ha contestato il convegno promosso dalle associazioni conservatrici cattoliche. Fumogeni rosa e urla ‘buffoni!’ quando la manifestazione è passata vicino alla sede del Congresso. “Siamo 100mila!”, ha scritto l’associazione femminista “Non una di Meno” sul proprio profilo Twitter. “Siamo la luna che muove le maree e cambieremo il mondo con le nostre idee”, è scritto ancora di ‘Non una di meno’.
“Voglio organizzare un’iniziativa alla Camera sull’evoluzione della famiglia, sulle famiglie arcobaleno e per ascoltare le esigenze di tutti”, ha annunciato il presidente della Camera, Roberto Fico.
Sulle note di “Viva la libertà” di Jovanotti è partito un flash mob organizzato dalle associazioni femministe di Verona come protesta contro il congresso della famiglia. Circa mille persone si sono spostate in massa dal teatro k2, dove in mattinata si è svolto un dibattito con la partecipazione di esponenti come Laura Boldrini, Livia Turco, Monica Cirinnà, fino al Ponte di Castelvecchio-I partecipanti hanno indossato i guanti da cucina, simbolo di una condizione di sottomissione della donna che vorrebbe essere conculcata dal congresso della famiglia. I partecipanti al flash mob hanno quindi preso la strada della stazione porta Nuova per ricongiungersi al corteo di protesta.
“Ho letto la risposta del segretario di Stato sul convegno di Verona e mi è sembrata equilibrata“. Così Papa Francesco ha risposto sul volo da Roma per Rabat alla domanda su cosa pensasse del convegno sulla famiglia in corso a Verona. “La sostanza è corretta, il metodo è sbagliato“, aveva commentato il card. Pietro Parolin nei giorni scorsi a margine di un evento.
Intanto scoppia la polemica per un gadget a forma di feto per le parole del ministro Grillo (M5S): “Negando l’aborto non si favorisce la natalità”. Lo stesso sottosegretario M5S alla famiglia Spadafora precisa: “Al congresso temi mai nell’agenda di governo”.
Ma nel M5S non tutti sembrano allineati. La senatrice del M5S Tiziana Drago, infatti, si è presentata a sorpresa negando di fatto ciò che aveva assicurato Di Maio: “Nessun parlamentare del M5S sarà a Verona“. “Il M5s non è una realtà politica legata solo alle dichiarazioni di questi giorni, ci sono anche senatori e deputati che hanno apertura verso la famiglia tradizionale”, dichiara dal palco la Drago.
Per oggi sono state rafforzate le misure di sicurezza in vista dell’arrivo di diversi membri del governo, dal vicepremier Salvini ai ministri Fontana e Bussetti, più la leader di Fdi Giorgia Meloni. Sempre in giornata sono previste a Verona diverse manifestazioni di protesta contro il congresso giudicato omofobico e antifemminista.
Foto da Twitter.