La polizia di Modena ha arrestato 5 persone con l’accusa di corruzione. A loro vengono contestati anche i reati di falsità ideologica, truffa, contraffazione di documenti necessari al fine di determinare il rilascio di carta di soggiorno per lungo periodo ed indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.
“Falsificavano gli esami per concedere agli immigrati falsi attestati di conoscenza della lingua italiana, così da ottenere i permessi di soggiorno. Una maxi truffa che ha coinvolto più di 6mila stranieri e che ha fatto scattare cinque arresti per corruzione, falsità ideologica, truffa, contraffazione di documenti, indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Altro che ius soli e cittadinanze in regalo, in Italia servono regole, controlli e rispetto. Grazie alle Forze dell’Ordine!”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando l’operazione della polizia di Modena.
Le 25 le persone indagate nell’inchiesta gravitavano attorno a un “Centro di Formazione Linguistico” dell’Università per Stranieri di Perugia. Il “servizio offerto” riguardava il conseguimento, a seguito d’esame, dell’attestato di conoscenza della lingua italiana (CELI). Il tutto per ottenere il permesso di soggiorno di lungo periodo.
Ma gli stranieri venivano aiutati dalla commissione compiacente. Un giro di affari che, nelle sedi d’esame sparse in varie città del nord Italia, ha coinvolto più di 6000 stranieri.