Il cantautore e produttore Scott Walker è morto all’età di 76 anni. La notizia arriva dalla sua etichetta, la 4AD, che ha diffuso un comunicato con cui celebrare la vita e il lavoro del musicista attivo fin dagli anni ’60 sul versante più sperimentale e avantgarde del pop/rock.
“Per mezzo secolo il genio dell’uomo, all’anagrafe Noel Scott Engel, ha arricchito la vita di migliaia di persone, prima come membro del gruppo The Walker Brothers, e poi come artista solista, produttore e compositore di originalità senza compromessi”. Walker “è sopravvissuto a sua figlia, Lee, a sua nipote, Emmi-Lee, e al suo partner Beverly” si legge nel post. “E’ stato un titano unico e all’avanguardia della musica britannica. Audace, ha prodotto opere che esplorano la vulnerabilità umana e l’oscurità senza Dio”.
Walker, nato nel 1943, raggiunse la fama nei Walker Brothers insieme a John Maus e Gary Leeds. La band, all’epoca definita rivale dei Beatles, pubblicò diverse hit tra cui Make It Easy On Yourself e The Sun Ain’t Gonna Shine Anymore. Walker continuò la sua carriera come artista solista pubblicando quattro album – Scott, Scott 2, Scott 3 e Scott 4 – prima della reunion con i Walker Brothers per un ultimo disco. Negli ultimi anni il musicista aveva realizzato diversi lavori, tra cui l’album solista Bish Bosch nel 2012, la collaborazione del 2014 con sunn o))), Soused, e la colonna sonora per Vox Lux, film con Natalie Portman.
Tanti musicisti hanno omaggiato Walker, tra cui Thom Yorke che su Twitter ha scritto: “Sono molto triste della morte di Scott Walker, ha avuto una grande influenza sui Radiohead e sul mio lavoro, insegnandomi come usare la voce e le parole. Una volta l’ho incontrato al Meltdown, un outsider molto gentile. Mancherà moltissimo”.