Non sarà podio, ma secondo il rapporto annuale sulla “felicità“, l’Italia passa dal 47esimo posto al 36esimo.
Guidano la classifica i Paesi nordici: Finlandia, Danimarca e Norvegia. Il “World happiness report” misura il livello di felicità, tenendo conto di parametri come il Pil e le aspettative di vita. Negli anni, però, gli esperti, hanno sempre più evidenziato i fattori culturali a discapito di quelli economici.
Nonostante le critiche al report sulla misurazione quantitativa della felicità, i parametri sono stati man mano aggiornati e diversificati. Nell’ultima edizione, ad esempio, si è tenuto conto del rapporto tra felicità e comunità. Tuttavia la dimensione economica non scompare del tutto: con la crisi del 2008 sono aumentate le diseguaglianze e queste hanno generato conflitti tra le persone.