Un cittadino italiano sarebbe stato ucciso durante l’assedio di Baghuz, ultima roccaforte siriana dello Stato islamico. L’Isis ha diffuso la fotografia del cadavere e dei documenti (carta di credito e tessera sanitaria) e secondo quanto riferisce Site, il sito Usa di monitoraggio del jihadismo, apparterrebbero a Lorenzo Orsetti, 33enne toscano che combatteva come volontario a fianco dei curdi.
La lettera-testamento
Le forze curdo-siriane hanno diffuso la sua lettera-testamento. La missiva rappresenta una consuetudine per tutti i miliziani: “Ciao, se state leggendo questo messaggio significa che non sono più in questo mondo – si legge – Nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo. Sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio”.
Il racconto del padre
Lorenzo sarebbe morto insieme ai compagni del suo gruppo in un contrattacco dell’Isis. Il padre Alessandro ha raccontato che il figlio, dopo aver lasciato il lavoro nella ristorazione, circa un anno e mezzo fa, era partito. Il padre ha poi proseguito: “è andato via per una causa, noi siamo contenti per lui, perché in fondo ha fatto una scelta importante. Certamente eravamo contrari, non gli si poteva dire ‘vai, è bello’, però abbiamo capito che per lui era una scelta per dei valori in cui credeva. E il popolo curdo merita che si faccia qualcosa nella sua lotta contro l’Isis e il fascismo”. Il padre ha sentito Lorenzo l’ultima volta il 10 marzo, ma da qualche giorno non leggeva i messaggi via mail. “Anche l’altra domenica gli abbiamo detto ‘torna a casa, la battaglia è finita, vieni via, il tuo lo hai fatto'”.
Chi è Lorenzo Orsetti
Fiorentino classe 1986, Orsetti combatteva nelle file delle milizie curde Ypg, legate al Pkk turco, contro i jihadisti dello “Stato islamico” a Baghuz. Era stato di recente intervistato da media italiani come un combattente volontario italiano a fianco dei curdi contro l’Isis.
Pochi giorni fa aveva aveva infatti raccontato al “Corriere Fiorentino” la propria storia: per 13 anni ha lavorato nell’alta ristorazione e poi si è avvicinato alla causa curda convinto “dagli ideali che la ispirano”: “Una società più giusta e più equa”, “l’emancipazione della donna, la cooperazione sociale, l’ecologia sociale e, naturalmente, la democrazia”.
La notizia della morte
La notizia della sua morte è stata data dall’Isis con la pubblicazione della sua tessera sanitaria italiana e di una carta di credito accompagnate dalla scritta in arabo “il crociato italiano ucciso negli scontri nella città di Baghuz”. Orsetti è il secondo italiano militante nelle fila delle forze curde e ucciso in Siria dopo Giovanni Francesco Asperti, il 50enne noto con il nome di battaglia di “Hiwa Bosco” e morto il 7 dicembre.