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Pelle liscia e luminosa: il potere dell’esfoliazione

La pelle è il primo organo che incontra il cambiamento climatico. Con l’arrivo delle belle giornate e dei primi raggi di sole è giusto dedicarle del tempo per prendersene cura.

Fase 1: esfoliare

Aiutare la pelle a rigenerarsi significa aiutarla a eliminare le cellule vecchie, che hanno nel tempo accumulato tossine, per lasciar spazio a cellule nuove, non ancora ispessite. Questa attività di delicata esfoliazione andrebbe fatta con costanza durante tutto l’anno, anche nei mesi invernali,una volta alla settimana.

Utile lo scrub una volta alla settimana sia sul viso sia sul corpo, se la pelle è normale, meno di frequente se la pelle è molto sensibile, fragile o matura o con couperose. L’esfoliazione elimina cellule morte e impurità che si accumulano sulla superficie cutanea, migliora l’ossigenazione dei tessuti, stimola il ricambio cellulare, leviga e conferisce alla pelle un aspetto più liscio. Il grigiore e il colorito spento diventano un vago ricordo e si svela la luminosità naturale del viso e del corpo.

Le formule soft

Gli scrub più usati sono gel o creme con microgranuli sferici che agiscono per via meccanica. Si applicano sulla pelle umida con lievi movimenti circolari e si risciacquano bene per eliminare tutti i residui. I granuli sono ottenuti da sostanze di origine vegetale, per esempio dalla triturazione di alcuni semi  come quello dell’albicocca, della mandorla o di jojoba, il più usato. Ci sono anche formule che prediligono, invece, sfere sintetiche, come quelle di polietilene, oppure polveri di origine minerale, ottenute da silicio o caolino, con effetto cheratolitico. In genere, negli scrub con microgranuli vengono aggiunte sostanze emollienti, lenitive e idratanti, come allantoina, pantenolo e oli vegetali, che ne accrescono la delicatezza e che evitano o prevengono irritazioni e arrossamenti da sfregamento.
Diversi i gommage ad azione biologica: formule morbide prive di particelle abrasive ma arricchite di agenti di origine naturale, lo zucchero di canna per esempio, che, massaggiate sulla pelle, sono in grado di trattenere le impurità e stimolare il turnover cellulare.

L’azione profonda del peeling

Più profonda è l’azione dei peeling, trattamenti che contengono alfa e beta-idrossiacidi, acido salicilico, acido lattico, acido glicolico, che rimuovono le cellule morte penetrando più a fondo nell’epidermide. Il fatto che
non agiscano in modo meccanico evita la frizione tra il prodotto e la pelle, ma le sostanze acide impiegate possono avere, a seconda della loro concentrazione, un’azione più aggressiva dello scrub in granuli. Il segreto del peeling chimico è che favorisce il distacco delle cellule morte, lasciando la pelle liscia e luminosa.

Fase 2: rinnovare

L’impiego di sieri detox ad azione urto tende a rinnovare gli strati cutanei della pelle. La loro efficacia è data da formule con un’elevata concentrazione di principi attivi che aiutano la pelle a eliminare le cellule vecchie e a formare cellule nuove e in salute. Quella dei fermentati, nella cosmetica, è una recente innovazione: grazie alle biotecnologie si riescono a estrarre, da materie prime vegetali, principi attivi rivitalizzanti che poi vengono usati nelle formule di creme e sieri, per potenziarne l’efficacia detox e rigenerante.
Si tratta di una tendenza che arriva dalla Corea, Paese negli ultimi anni all’avanguardia in campocosmetico. Gli ingredienti naturali, come aloe, soia e riso, ma anche fagiolo, pomodoro, grano, una volta sottoposti al processo di fermentazione si trasformano in sostanze facilmente assorbibili ed efficaci, ben tollerate anche dalle pelli più sensibili.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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