“Operiamo per un futuro di crescita e sviluppo e il memorandum con la Cina offre preziose opportunità per le nostre imprese”. Lo assicura il premier Giuseppe Conte nel corso di un’intervista concessa al Corriere della Sera sull’intesa con Pechino nell’ambito della cosiddetta ‘Via della Seta’. Il testo, “imposta la collaborazione in modo equilibrato e mutualmente vantaggioso”, in una cornice “trasparente”. È “perfettamente compatibile con la nostra collocazione nella Nato e nel Sistema integrato europeo. Non c’è nessun rischio di colonizzazione”, precisa Conte.
“Il testo, che abbiamo negoziato per molti mesi con la Cina, imposta la collaborazione in modo equilibrato e mutualmente vantaggioso”, dice il presidente del Consiglio. “Non ci sono ragioni ostative per non finalizzare il lavoro compiuto in questi mesi. L’Italia – precisa Conte – formalizza in modo trasparente la cornice entro cui avviare questa collaborazione, senza mettere minimamente in discussione la sua collocazione euroatlantica”.
Accordo con la Cina, lo scetticismo degli Usa
E a Salvini Conte risponde: “Nessun rischio di colonizzazione. Le ragioni della prudenza sono pienamente condivise all’interno del governo: la tutela della sicurezza nazionale, anche sul piano economico, è un valore fondamentale che intendiamo rafforzare. Accordo opaco secondo gli Usa? Nessun rischio del genere, come si potrà constatare dalla lettura dell’accordo”.
La Tav no e l’accordo con la Cina sì? “Ormai è un’ossessione nazionale. Ci sono centinaia di cantieri sul territorio che possiamo far ripartire grazie al decreto legge che anticiperà la riforma del codice degli appalti. Già in settimana apriremo un tavolo con le Regioni, con Anci e con Ance per sbloccare le opere ferme in tutta Italia. Operiamo per un futuro di crescita e sviluppo e il memorandum con la Cina offre preziose opportunità per le nostre imprese”.