Sei anni di carcere per il cardinale australiano George Pell. Lo ha stabilito il giudice Peter Kidd della County Court del Victoria gli abusi di Pell come “un attacco sessuale alle vittime sfrontato e forzato”. Secondo l’accusa, Pell si sarebbe reso responsabile di atti di pedofilia quando era arcivescovo cattolico di Melbourne negli anni ’90.
Pell potrà chiedere la libertà su cauzione dopo tre anni e 8 mesi. Pell è stato giudicato colpevole da una giuria in dicembre di aver abusato sessualmente di due coristi di 13 anni dopo aver celebrato messa nella cattedrale e di aver aggredito sessualmente una seconda volta uno dei due minori, due mesi dopo.
“Gli atti erano sessualmente evidenti, entrambe le vittime erano visibilmente e udibilmente angosciate durate le molestie – continua il giudice australiano – Vi è stato un ulteriore livello di umiliazione che ciascuna delle tue vittime deve aver provato nel sapere che l’abuso avveniva in presenza altrui”. Pell ha sempre professato la sua innocenza e i suoi legali hanno presentato appello.