Sarebbe del 15enne al quale impartiva ripetizioni di inglese, la paternità del bambino nato nel 2018. Le analisi del dna, infatti, confermerebbero che la paternità del bambino nato nell’autunno 2018 alla 35enne di Prato, accusata di atti sessuali con minore, andrebbe attribuita all’alunno ai tempi 14enne con cui la donna avrebbe avuto una relazione.
I risultati del test sono stati consegnati nel pomeriggio alla Procura di Prato, dove l’infermiera con l’hobby delle lezioni private è stata sentita per oltre due ore, ma l’interrogatorio è stato secretato. Intanto il neonato è stato riconosciuto dal marito della donna, che dalla primavera del 2017 frequentava l’adolescente.