Keith Flint sarebbe morto per “impiccagione”: è questa la conclusione della polizia britannica sulla base degli accertamenti preliminari di medicina legale rispetto alle cause del decesso del cantante dei Prodigy.
Il 49enne è stato trovato senza vita il 4 marzo scorso nella sua residenza dell’Essex, nel sud dell’Inghilterra. Il suicidio era stato evocato fin da subito dai media del Regno e da altri componenti della band. Al momento non sono ancora noti del resto gli esiti dell’esame tossicologico disposto sul corpo della vittima per identificare eventuali tracce di droga o di abuso di farmaci e alcol. Flint, assurto alla notorietà internazionale con i Prodigy negli anni ’90, aveva alle spalle una storia di tossicodipendenza.