Undici presunti affiliati al clan di camorra dei Sibillo sono stati arrrestati a Napoli al termine di una intensa attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Agli indagati vengono contestati i reati di associazione di tipo mafioso, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, comuni e da guerra, e ricettazione.
Camorra, colpo al clan dei Sibillo
Nell’inchiesta si prendono in esame “le condotte criminali di soggetti che, già pienamente organici al clan Sibillo all’epoca della latitanza dei fratelli Emanuele e Pasquale Sibillo (resisi latitanti dal 9.06.2015), sono poi assurti ad un rango addirittura apicale, quali referenti del clan, in seguito all’assassinio di Emanuele Sibillo (avvenuto il 2.7.2015) ed in seguito all’arresto di Pasquale Sibillo (avvenuto il 4.11.2015)”.
Le indagini della polizia hanno documentato la violenta contrapposizione tra il clan Sibillo ed il clan Buonerba/Mazzarella per acquisire la supremazia ed il controllo degli affari illeciti sul territorio urbano di Forcella, della Maddalena, di via dei Tribunali e, più in generale, sull’area de I Decumani”.