M5S e Lega ai ferri corti sulla Tav, con Luigi Di Maio che accusa Salvini di voler fare tutto da solo.
Il M5S non si dichiara contro l’Alta velocità e le infrastrutture italiane, ma crede che la scelta, a fronte dell’analisi costi-benefici non sia “produttiva per il Paese”. Il ministro dell’Interno aveva rimandato tutto a lunedì, ma vicepremier grillino puntualizza: “Penso che la giornata di oggi debba essere una giornata in cui continuiamo a lavorare per la ridiscussione dell’opera nel pieno rispetto della posizione francese e per evitare di vincolare i soldi degli italiani lunedì ad un’opera che va ridiscussa. Quindi non mi si può dire ci rivediamo lunedì. Questo è un weekend che deve essere di lavoro”.
Di Maio ha poi fatto il punto sul ruolo dell’interlocuzione tra Italia e Francia per ridiscutere il progetto alla luce dell’analisi costi-benefici. Quanto ai bandi di gara ha affermato: “Siamo consapevoli che ci sono degli impegni, delle leggi ma non si possono vincolare i soldi degli italiani ad una opera che si deve ridiscutere. Se stiamo parlando dei soldi degli italiani, prima vai a ridiscutere l’opera e poi decidi cosa vai a farne dei soldi”. Di Maio ribadisce: “non si può mettere a rischio il governo per un punto nel contratto: è un paradosso. Ci vuole serietà”.
“Nel contratto c’è la revisione dell’opera che è giusta, si possono tagliare spese, strutture, è giusto chiedere più contributi all’Europa e alla Francia. Non si può fermarla e conto che il buon senso prevalga”, ha dichiarato Matteo Salvini. Sulla questione rinvii il ministro ha sottolineato che “il tunnel sarà lì anche l’8 giugno, la scelta va fatta”.