Sembra essere uno strappo difficilmente superabile quello creatosi nel governo gialloverde sul tema dei bandi della Tav. “Non sono disposto a mettere in discussione il nostro ‘no. Un comportamento irresponsabile, Salvini ne risponderà agli italiani”, dice il vicepremier Luigi Di Maio parlando all’assemblea dei gruppi congiunti del Movimento 5 Stelle. Salvini aveva infatti dichiarato: “Vado fino in fondo, vediamo chi ha la testa più dura”.
La Tav divide il governo, c’è aria di crisi
“Nessuno di noi firmerà per stoppare la Tav”, ha ribadito il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite di Paolo Del Debbio a “Dritto e rovescio” su Rete4. “L’Italia ha bisogno di più infrastrutture: dobbiamo andare avanti, con i ‘no’ non si va da nessuna parte. Non sono disposto, per carattere e per rispetto politico degli alleati, a spostarmi di qua e di là, voglio continuare a fare il ministro, non ho altre ambizioni e conto di continuare a farlo con questa formazione – aggiunge Salvini – A meno che i no diventino troppi”.
Di Maio replica immediatamente: “Abbiamo solo chiesto la sospensione dei bandi per un’opera vecchia di 20 anni, lo abbiamo chiesto perché previsto dal contratto. E cosa fa Salvini? Oltre a forzare una violazione del contratto minaccia pure di far cadere il governo? Se ne assuma le responsabilità di fronte a milioni di italiani. Io questo lo considero un comportamento irresponsabile, proprio mentre siamo in chiusura su due misure fondamentali come reddito e quota 100”.