“Meglio una figlia morta che lesbica“. È quello che una giovane del Palermitano si è sentita ripetere per anni da una famiglia che non la accettava e che spesso la molestava come punizione. Dopo la denuncia e l’avvio del processo, per la giovane il cui nome immaginario è “Francesca”, si apre un futuro nuovo.
“Le molestie sono iniziate quando Francesca aveva 7 anni e sono proseguite nel tempo”, spiega il legale della ragazza Giuseppe Bruno. L’obiettivo adesso è quello di costruirsi una nuova vita, un nuovo futuro di normalità.
Il servizio di Marcella Chirchio.