La sindrome premestruale colpisce la maggior parte delle donne. Dolori al ventre, mal di testa, disturbi dell’umore e sensazione di gonfiore sono i sintomi più frequenti che affliggono circa l’80% della popolazione femminile. Contrastarli è possibile grazie a una terapia medica adeguata ma seguendo anche un’alimentazione equilibrata che apporti i giusti nutrienti.
I sintomi della sindrome premestruale
Durante infatti i giorni che precedono il mestruo, l’organismo vede aumentare il livello di progesterone che incide sull’umore e sul drenaggio dei liquidi. Accade quindi che il desiderio di junk food e comfort food aumenti: dolci, cioccolato, fritti, alimenti molto salati diventano quasi la panacea di tutti i mali. Ciò non fa che aumentare la ritenzione idrica e l’aumento di peso.
Cosa mangiare durante la sindrome premestruale
Gli esperti quindi consigliano di evitare di cedere alla tentazione sostituendo questi cibi per esempio con cioccolato fondente o mandorle, noci e pinoli da conciliare a una dieta iposodica e povera di zuccheri e grassi saturi che darebbero una sensazione di benessere immediata incidendo su gonfiore addominale e agli arti inferiori e sull’aumento di peso.
Tra gli alimenti maggiormente consigliati quelli ad alto contenuto minerale come il potassio, il magnesio e il selenio contenuti in banane, germe di grano, soia, legumi, mele, pesce e in genere le verdure di stagione come zucca e cavolfiore, ma anche la crusca, le patate. Per invece agevolare la diuresi sono consigliati tè verde, infusi e tisane a base di finocchio e betulla ma anche al tarassaco, alle radici di asparago o al karkadé.