Un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri ha portato alla cattura del superlatitante di camorra, Marco Di Lauro, a Napoli. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che si congratula con le forze dell’ordine. “Dopo l’arresto di un terrorista algerino dell’Isis – afferma il titolare del Viminale – mettono a segno un’altra operazione importantissima. Nessuna tregua ai criminali”.
Marco di Lauro, classe 1980, era latitante dal 2004. Il superboss non ha opposto resistenza alla vista delle forze dell’ordine quando lo hanno trovato nel suo nascondiglio, un appartamento di via Emilio Scaglione, nel quartiere di Chiaiano, periferia nord di Napoli. È il quarto figlio di Paolo di Lauro, soprannominato “Ciruzzo o’ milionario”, fondatore della famiglia camorristica napoletana di Secondigliano, e figura nella lista dei 30 latitanti più pericolosi. Marco Di Lauro è considerato il secondo latitante più pericoloso in Italia, dopo Matteo Messina Denaro.
“Marco Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza”: ha detto il questore di Napoli, Antonio De Jesu, che è sceso dai suoi uffici per accogliere i suoi uomini che, insieme all’Arma dei Carabinieri, hanno condotto l’operazione. Grande soddisfazione anche per il colonnello Ubaldo Del Monaco, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli. “Siamo contenti”, ha detto Del Monaco, il quale ha precisato che l’operazione è stata coordinata dalla Dda di Napoli, guidata dal procuratore Melillo.
Anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si è congratulato con le forze dell’ordine: “Complimenti alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla magistratura – ha detto – per l’arresto del latitante Marco Di Lauro. La lotta alla camorra è al centro dell’azione dello Stato nella nostra città”.