Nessuna revoca agli arresti domiciliari per i coniugi Renzi. La Procura di Firenze ha dato parere negativo alla richiesta avanzata ieri pomeriggio durante l’interrogatorio di garanzia dall’avvocato Federico Bagattini, che ha sottolineato “la totale insussistenza delle esigenze cautelari”.
Nel provvedimento del Gip che ha disposto gli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, si motiva la misura con “il pericolo di reiterazione del reato” ipotizzando il rischio che la società Eventi6 “si possa avvalere di altre cooperative“. “Questo rischio evidentemente si azzera – ha proseguito il gip – nel momento stesso in cui si dismette la carica di amministratore della società Eventi6 e nel momento stesso nel quale il maggior cliente di Eventi6 ha disdettato il contratto il 31 dicembre 2018”.
Il giudice Fantechi deciderà entro sabato prossimo sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Il giudice ha infatti cinque giorni di tempo per decidere sull’istanza presentata dai difensori. Il parere negativo della Procura, che non è vincolante per il giudice, è dettato, secondo quanto si è appreso, dal fatto che non sono state ritenute sufficienti, tra gli altri elementi, le ‘uscite’ dei coniugi Renzi dalla società Eventi6. Laura Bovoli si è dimessa dalla carica di amministratrice della società il 20 febbraio scorso, due giorni dopo essere finita agli arresti domiciliari. Tiziano Renzi si è cancellato dall’iscrizione come agente di commercio. Ieri durante gli interrogatori i due indagati si sono presentati come “pensionati”.