Ancora proteste in Francia. I Gilet gialli scendono in piazza, tra Parigi e provincia, per il 15esimo atto della loro manifestazione. Le città sono ormai in continua allerta nel timore di possibili danni e violenze.
Secondo le cifre del ministero dell’Interno erano 11.600 i gilet gialli a manifestare in tutta la Francia alle ore 14, 4.000 dei quali a Parigi. Uin lieve rialzo rispetto ai minimi toccati una settimana fa, con 10.200 in Francia di cui 3.000 a Parigi.
Nella Capitale, il corteo, partito dall’Arco di Trionfo, sta raggiungendo il Trocadero dopo essere passato per Montparnasse, finora senza incidenti. Situazione più animata a Clermont-Ferrand, dove la polizia ha usato i gas lacrimogeni per fermare dei casseur in azione attorno al palazzo di giustizia e in una delle principali arterie commerciali.
Sembra che una persona sia stata ferita al piede da una flash-ball sparata dalla polizia mentre 15 persone sono state identificate e 8 trattenute in stato di fermo. Sono state sequestrate anche biglie, mazze da baseball e altre armi improprie.
Altri 700 manifestanti si sono riuniti per un pic-nic nel parco del castello di Chambord, sulla Loira. Manifestazioni di piccole dimensioni a Tolosa. La situazione rimane tesa a Lione, Bordeaux e Rennes.
Francia, i Gilet gialli danno il via al 15esimo atto
Due eventi dominanti di questo nuovo atto dei Gilet gialli girano sul web tramite le relative pagine Facebook, uno dal titolo “Un appuntamento per cambiare tutto”, l’altro “Non molliamo niente”. Come nella maggior parte dei casi finora, i manifestanti si danno appuntamento, ancora una volta sugli Champs-Elysees, ma anche in numerose altre città di Francia. Uno dei leader più controversi, Eric Drouet, in un live su Facebook, annuncia la sua presenza.
Previsto anche un gesto di “sberleffo” al presidente Emmanuel Macron. I gilet gialli, per questa occasione, si sono dati appuntamento al castello di Chambord, sulla Loira – dove il presidente aveva trascorso a dicembre il suo compleanno – per un “pic-nic” al quale dovrebbe partecipare una delle figure più note, Priscillia Ludosky.
Intanto, altri gruppi di Gilet gialli annunciano un “atto decisivo“: tre giorni consecutivi di manifestazioni, dall’8 al 10 marzo.