Emma Marrone risponde al post sessista del consigliere leghista. Massimiliano Galli di Amelia, in provincia di Terni, aveva commentato una frase pronunciata dalla cantante sul palco di un suo concerto. “Aprite i porti”, aveva detto Emma. La risposta pubblica di Galli, che ne ha provocato l’espulsione dal Partito, è stata: “Faresti bene ad aprire le tue c… facendoti pagare per esempio”.
“Io non sono arrabbiata”, ha detto Emma durante lo spettacolo ad Ancona. E ha aggiunto di desiderare un’Italia “bella, sana, pulita, coraggiosa rispettosa dei diritti di tutti e del diritto di pensiero e di parola”. Ma il pensiero va soprattutto ai suoi genitori: “L’unica cosa che mi dispiace – dice con la voce rotta dalle lacrime – è che mia madre e mio padre in queste ore hanno letto dei messaggi violenti e cattivi”.
Le parole indegne contro #EmmaMarrone sono il simbolo di un’Italia carica di rabbia e odio, di un Paese più debole. Noi lottiamo e lotteremo sempre contro il sessismo e contro questa politica machista. Per un’Italia più aperta, più giusta e quindi più forte
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) 22 febbraio 2019
Emma sul post sessista: il pensiero ai genitori
Li rassicura Emma che ha “le spalle larghe perché mi hanno cresciuta così”. Poi parla direttamente a chi l’ha offesa e umiliata pubblicamente: “Non fa niente perché io non diventerò mai come loro. Il mio palco sarà sempre fonte di luce, di amore e di rispetto per tutti, anche se questo significa prendersi la m**** in faccia”.
Emma però ringrazia anche tutti quelli che l’hanno sostenuta e le sono stati vicini. Conclude con un invito a tutti i giovani presenti e non al concerto: “Restate umani“.
Ascoltatela. Vi prego.@MarroneEmma pic.twitter.com/7A0kT0YgiF
— giorgia (@notgiorgiab) 22 febbraio 2019
Foto da Facebook Emma Marrone