“È un episodio di razzismo e non si è trattato di un esperimento sociale. I miei figli stanno male“. Queste le parole del padre del bambino di colore che, insieme alla sorellina, è stato definito “brutto” da un insegnante a Foligno.
Dopo aver incontrato il preside insieme alla moglie, l’uomo ha parlato ai giornalisti fuori dalla scuola in cui il maestro, supplente, ha additato il bambino nero dicendo ai compagni: “Guardate quanto è brutto”. Insieme ai genitori dei bambini, anche il loro legale, l’avvocato Silvia Tomassoni.
“I miei figli – ha detto ancora l’uomo – stanno molto bene nella scuola con gli altri bambini, il problema è soltanto con questo maestro. In tanti anni che siamo in questo Paese è la prima volta che ci capita una cosa del genere“. A chi gli chiede se crede alla versione di un esperimento sociale, il padre dei bambini ha risposto che il maestro “non aveva informato gli alunni”. “E comunque – ha concluso – non riterrei giusto che possa aver preso i miei figli per fare un esperimento”.
Riguardo alla vicenda del maestro umbro che ha additato un alunno nero definendolo “brutto”, il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha detto: “Sono vicino a quel bambino, ma non può essere sempre tutta colpa di Salvini, come pensano i professoroni e dei commentatori di sinistra”.